SE CENT’ANNI FA A PESCARA PASSAVA L’ORIENT EXPRESS…

Sabato sscorso si è tenuto presso il Mediamuseum di Pescara un dibattito aperto promosso dalla Fondazione Tiboni su “Abruzzo isolato. La Regione fuori dagli investimenti per le grandi infrastrutture ferroviarie, portuali e aeroportuali“, che ha visto la partecipazione di esponenti delle categorie imprenditoriali, esperti del settore, l’adesione del presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e l’intervento del prresidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. Testa ha lamentato recenti arretramenti, tra i quali quello relativo all’aereoporto di Pescara, chiedendosi anche di quale utilità potrà essere lo scalo aereo, realizzato in montagna, a Preturo.

L’ing. Gianni Di Vincenzo ha rilevato come la Regione Puglia stia incrementando il traffico di merci e persone già sfruttando la direttrice Tirrenica.

Sarebbe quindi quanto mai opportuna, per i grandi vantaggi che ne possono derivare, la realizzazione di un collegamento per l’intera dorsale adriatica, che non si fermi ad Ancona ma prosegua per Pescara, Foggia e Bari.

A conclusione dei lavori il Presidente della Fondazione, l’intramontabile Edoardo Tiboni ha dichiarato di considerare questo primo appuntamento promozionale ad un confronto sul tema dal quale non si autoescludano Governo (con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini), Regione (Chiodi, Pagano, Masci e gli altri consiglieri), Comune di Pescara (maggioranza e opposizione), oltre naturalmente ai rappresentanti delle categorie produttive.

Edoardo Tiboni ha ribadito inoltre la  necessità di mantenere la massima attenzione sul tema delle infrastrutture in Abruzzo, argomento sul quale si tornerà a dibattere per continuare a raccogliere ulteriori informazioni ed elementi utili a stimolare possibili soluzioni, da sottoporre anche agli amministratori pubblici, considerando che il tempo non lavora a favore dell’Abruzzo, se si vuole realmente porre rimedio alla preoccupante progettazione attuale che vede, lo ripetiamo, Pescara, dove un secolo fa passavano la Valigia delle Indie e l’Orient Express, esclusa da un collegamento essenziale, quello adriatico, per il suo progresso.

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