GLI AREA IN OMAGGIO A GIANNI SASSI

AREA – OMAGGIO A GIANNI SASSI
DAL VIVO – SABATO 9 MAGGIO

Teatro Manzoni
Via Manzoni 23, Monza

Poche realtà musicali hanno segnato un’epoca come gli AREA e colui che fu la loro ispirazione costante, ovvero Gianni Sassi, un’artista a 360’ gradi(produttore discografico, imprenditore , fotografo…) prematuramente scomparso nel 1993.
Per l’ultimo appuntamento della fortunata rassegna LAMPI, Musicamorfosi invita sul palco la formazione attuale degli AREA per rendere omaggio all’ideatore del loro messaggio artistico, uno spettacolo promosso da Circle – Circuito Lombardo Europeo per lo spettacolo dal vivo.

Attivi dal 1972. Creatori di un sound che sa unire, con un efficacia stilistica fino a oggi insuperata, il jazz, il rock, il progressive, la world music, l’avanguardia, la pura sperimentazione e la canzone politica. Dopo 30 anni di cambiamenti sociali, evoluzioni musicali e tecnologiche, eccoli nuovamente insieme sul palco per lanciare nel futuro l’incredibile esperienza musicale e sociale chiamata Area. Un gruppo fortemente ispirato da un “sesto elemento”: Gianni Sassi, fondatore della Cramps Record e loro discografico, creatore con Sergio Albergoni dei testi delle canzoni firmati con lo pseudonimo Frankestein. Un concerto che è anche un omaggio a Gianni Sassi (1938-1993) geniale art director, editore, e promotore culturale milanese. Per l’occasione verranno svelate immagini e testimonianze tratte dall’archivio della famiglia del ceramista Franco Bucci, suo fratello d’idee, di vita e di progetti.

Gianni Sassi fu un vero innovatore dal Sessanta fino ai primi anni Novanta. Una di quelle figure di confine tra creatività pura e grande capacità applicativa, che riusciva a mettere insieme tante personalità diverse. Le sue attività hanno spaziato dalla casa discografica Cramps (gli Area, per cui scrivevano anche i testi Eugenio Finardi, Alberto Camerini e tante avanguardie musicali) alla rivista letteraria Alfabeta, da La Gola, dedicata al cibo, alla rivista scientifica SE Scienza Esperienza. E poi festival di ogni tipo, dalla poesia alla danza. Sulla carta d’identità aveva scritto «grafico», ma quante capacità multidisciplinari, si direbbe oggi, e come sapeva applicarle. Di una Milano che poteva essere insieme bellissima e inquietante, liberatoria e opprimente, Sassi era un regista a tutto campo più che un «operatore culturale». In realtà, ha fatto politica nel senso più nobile del termine. Per Frankenstein, suo pseudonimo come autore con Sergio Albergoni, contavano i progetti: accogliere il talento, prima ancora che promuoverlo. Non gli interessavano i contenitori ma i contenuti, non i numeri ma le persone, non le etichette ma le emozioni. Un intellettuale con un’anima pop che ha costruito veri e propri palinsesti, già molto lontani da quelli televisivi, nei quali il senso, e qualche volta il non senso, erano gli ospiti privilegiati. Con una visione in cui l’iconografia e la forma avevano un peso almeno pari a quello dei contenuti e una progettualità sempre al limite dell’utopia, immersa in un’ attività febbrile e concreta. Con forme organizzative (Cooperativa Intrapresa era il nome di una delle sue «scatole» operative) altrettanto innovative e con scelte «alternative» che hanno saputo avvicinare tante persone a una cultura aperta e stimolante. Gianni Sassi ha disegnato davvero nuovi ambienti, culturali e non solo, adattando il suo grande talento a una città che ha contribuito fortemente a cambiare. Cogliendo il nuovo e il diverso degli ambienti che ha attraversato. Creando e lavorando insieme agli altri in una Milano corale che tanto ha influenzato anche i suoi contemporanei. Spesso era senza risorse. Mai senza idee.

Gli Area oggi sono Ares Tavolazzi, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Walter Paoli.
Viviana Bucci e Claudio Bartolucci hanno creato un sito archivio, nel 2003 a dieci anni dalla scomparsa di Gianni Sassi,

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