LA SIAE, LA CRISI, E QUEL “MORBO PARIOLINO” DEL TEATRO VALLE…

Presentato a Roma, nella sede della SIAE, il rapporto annuale dedicato all’offerta e ai consumi di spettacoli e intrattenimento in Italia. Il periodo riguarda i primi sei mesi del 2013.

L’indice tendenzialmente è positivo.

Ma il direttore generale della SIAE Gaetano Blandini parla di “segnali minimi”, e che non fanno affatto primavera.

Continuerebbe quindi la sostanziale stasi, o decrescita, degli ultimi due anni. E nel 2014 non andrà meglio.

Nei primi sei mesi del 2013,

fanno segnare piccoli aumenti sia il cinema che la musica.

Film: aumenta la spesa del pubblico, perché cala del 4 per cento il costo dei biglietti.

Meglio la musica, specie nel comparto musica leggera, tranne per quel che concerne l’offerta di spettacoli. In calo, infatti, il numero di ingressi ai concerti e la spesa al botteghino.

E nel corso dell’incontro il direttore generale Blandini ha usato parole al vetriolo contro il Teatro Valle Occupato di Roma, sulla scia di quando detto anche da Gino Paoli, presidente della Siae: «[a Roma] Ci sono dei pariolini come si dice qui, o meglio figli di papà come diceva Pasolini, che da tre anni occupano un teatro facendo concorrenza sleale ad altri teatri, non garantendo la sicurezza dei lavoratori né quella del pubblico, senza pagare la luce, il gas, il telefono, nella più totale illegalità. Ed è una zona franca, a loro nessuno dice niente. […] Il morbo del teatro Valle si espande, solo a Roma 30 spazi occupati 80 in Italia, fra un po’ nessuno pagherà più nulla».

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