IN MOSTRA ROBERT DOISNEAU: L’AMORE, PARIGI, IL QUOTIDIANO SUBLIME

Robert Doisneau, che sarebbe nato giusto un secolo fa, è Parigi. E il suo sguardo, il suo occhio, la sua arte fotografica non si esauriscono di certo nel celebre e romantico bacio che trovate riprodotto in quantità industriali sopra poster, agendine, oggetti di design eccetera (anche se di recente si è stabilito che si trattò di una foto di posa, e che i due innamorati immortalati erano in realtà  un modello e una modella).

Robert Doisneau è Parigi perché nessun altro come lui ha saputo fissare gli scorci, il sentimento, il capillare esistenzialismo, l’unicità, degli autentici tranche de vie invecchiati benissimo qua  e là tra gli Champs Elysées, il Quartiere Latino, la Bastiglia, all’ombra della Torre Eiffel o del Louvre, a Montmartre, i giardini, le brasserie e i bistrot, gli atelier di moda, a destra o a sinistra della Senna.

Robert Doinsneau è Parigi perché ha impresso su nitrato d’argento l’amore, e da allora l’amore riveste e si riveste di Parigi.

Ebbene: più di 200 fotografie originali, scattate da Doisneau nella Ville Lumière tra il 1934 e ial 1991 e raggruppate tematicamente ripercorrendo i soggetti a lui più cari, sono esposte in una grande rassegna antologica allestita a Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 29 settembre 2012 al 3 febbraio 2013. .

Rivedremo o ammireremo per la prima volta le sue bellissime fotografie in bianco e nero, i suoi parigini:  le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.

Robert Doisneau (1912-1994) percorreva fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.
Una Parigi umanista e generosa ma anche sublime che si rivela nella nudità del quotidiano.
Dopo essere stata presentata a Parigi presso l’Hotel de la Ville e in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo e all’Isetan Museum di Kyoto,  la mostra Robert Doisneau – Paris en Liberté è quindi fino a febbraio, mese degli innamorati, a Roma, al Palazzo delle Esposizioni.  Successivamente si sposterà a Milano, nello spazio Oberdan, fino al primo maggio 2013.

Impossibile far finta di niente.

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