SIREN FEST: VASTO CAPUT (INDIE POP E ROCK) MUNDI

THE NATIONAL, MOGWAI, JOHN GRANT; e poi FUCK BUTTONS, TYCHO, ALEXIS TAYLOR, DRY THE RIVER,THE SOFT MOON, THE DRONES. Ma non finirà qui. Parliamo della più grande luminosa novità dell’estate festivaliera italiana. Un evento nell’evento, perché si svolge nel centro Italia, o meglio in quella che si era soliti definire “la locomotiva del Mezzogiorno”, l’Abruzzo.

Il 25 e il 26 luglio arriva, a Vasto, il Siren Festival. Sembrerà un po’ di stare a Barcellona o a Porto, al Primavera Sound, parola di chi vi scrive, che c’è stato.

Eccovi la LINE UP:

25 luglio The National, Dry the River, The Soft Moon, The Drones, Anna Von Hausswolff, Adriano Viterbini, Boxerin Club, Jennifer Gentle, Movie Star Junkies, Ninos du Brasil, Monaci del Surf Giorgio Gigli (djset), Jolly Mare (djset)

26 luglio Mogwai, John Grant, Fuck Buttons, Tycho, Alexis Taylor, Camilla Sparksss, Thony, Bradipos IV, Joycut, Might at Night, I Missili, JD Samson (djset), Tiger Shit Tiger Tiger, Umberto Palazzo (djset), Pink Puffers (marching band) Lady Maru (djset)

THE NATIONAL e MOGWAI si esibiranno a Piazza del Popolo .

Biglietti e abbonamenti:

Venerdì 25: 40 euro + d.p.

Sabato 26: 35 euro + d.p.

Abbonamento venerdì e sabato: 60 euro+d.p

Prevendite disponibili sui consueti circuiti, a partire da Ticketone.

Che Festival.  

I The National,  reduci dall’enorme successo dell’ultimo loro album “Trouble will find me”, che li ha consacrati, con tanto di nomination ai Grammy Award come Best Alternative Album 2013, dal vivo sono dei fulmini di guerra. Coinvolgono ogni vostro nervo, muscolo cardiaco e arto inferiore. La band newyorkese, guidata da Matt Berninger, è un astro di prima grandezza nel rock contemporaneo globale.  Muovono e commuovono. A Porto, a giugno, ci hanno conquistati irreversibilmente.

E i Mogwai, già, i Mogwai? Da Glasgow con lirico furore. In principio fu post-rock, eppure i Mogwai, che quella formula hanno contribuito a coniarla, se ne sono via via affrancati, pur restando fedelissimi a se stessi. La musica dei Mogwai, evocativa e cinematografica, è un altalena di dolcezza e rumore, ma l’ago della bilancia pende sempre dalla parte della poesia. Magiche e affilate vampe di un esistenzialismo musicale passato incolume per lo psicodramma degli anni novanta. I Mogwai in concerto sono un’esperienza unica, punto. Le orecchie fischiano, e il cuore è in subbuglio.

E un grande assoluto è anche John Grant, rivelatosi con “Queen of Denmark”, un passato tormentoso che oggi lascia filtrare luce, oltre che un sacco di fans.  Il suo ultimo album, “Pale Green Ghosts”, si è screziato di elettronica, scura e scintillante.   E se i Fuck Buttons  sono tra le next big things della nuova elettronica, ALexis Taylor, già leader degli inglesi Hot Chip, è qui nella sua personalissima veste solistica; Tycho abita nella regione dell’elettronica cinematica e sognante;  gli australiani The Drones mescolano abilmente blues, garage, punk e psichedelia, Dry the river è un quartetto indie londinese messo su nel 2009; The Soft Moon, amati dai Depeche Mode, sono dei credibilissimi continuatori del post-punk.

Non mancheranno a corredo spazi enogastronomici e dj-set d’autore.

E poi Vasto è proprio un bel posto dove soggiornare, soprattutto d’estate.

 

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