Empowerment Finanziario Femminile: Un Percorso di Parità Attraverso la Meditazione

Educazione Finanziaria

In Italia, la consapevolezza finanziaria sta crescendo lentamente, ma le principali vittime di questa lentezza sono donne e giovani. Moneysurfers, una scuola leader nell’educazione finanziaria, ha scoperto che la meditazione è un mezzo efficace per attirare l’interesse femminile verso la finanza e gli investimenti, con quasi la metà dei loro studenti attuali (45%) che sono donne.

La nazione si colloca al 25° posto tra i Paesi sviluppati in termini di conoscenza finanziaria, stando sopra solo a Malta. Un recente studio della Banca d’Italia ha mostrato un modesto aumento della competenza finanziaria, da 10,2 nel 2020 a 10,6 nel 2023. Tuttavia, le donne e i giovani tra i 18 e i 34 anni rimangono i più colpiti da questa carenza di conoscenza.

Le donne, in particolare, sono percepite come più emotivamente sensibili e propense alla ricerca di sicurezza e stabilità negli investimenti, secondo uno studio di Consob. La meditazione emerge come uno strumento potente per superare l’ansia e la paura, ostacoli principali per le donne nel mondo finanziario. Questa pratica aiuta a rafforzare la consapevolezza personale, ridurre lo stress e aumentare il benessere fisico e mentale.

L’uso della meditazione in ambito finanziario è efficace nel mitigare le preoccupazioni legate agli investimenti e facilita la comprensione delle dinamiche finanziarie. Moneysurfers, pionieri in questo campo, ha visto un aumento significativo nel numero di donne che partecipano ai loro corsi, raggiungendo quasi la metà degli iscritti.

Moneysurfers, fondato nel 2010 da Davide Francesco Sada ed Enrico Garzotto, promuove il concetto di “Yoga Finanziario”, che combina la conoscenza finanziaria con la ricerca del benessere interiore. La loro filosofia sostiene che la ricchezza materiale e quella interiore dovrebbero coesistere per raggiungere una vera prosperità.

Emanuel Paglicci, CEO di Moneysurfers, riconosce che il divario di genere nel settore finanziario deriva sia da una carenza formativa che da una barriera culturale. La loro metodologia mira a superare queste barriere, favorendo una maggiore parità di genere nell’alfabetizzazione finanziaria.

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