In uscita il 5 novembre per Ponte alle Grazie “Sugli sci (Sulle tracce dei piaceri della neve
e dell’altezza”), dell’autore-rivelazione francese Cédric Sapin-Defour.
Una volta trasfigurate dall’inverno, sublimate dalla neve, le montagne diventano inaccessibili. Che lo si chiami sci alpinismo, di escursione, di passeggio, oppure semplicemente pelli di foca, questa attività è l’unico modo per sperimentare tutto ciò che un mondo assolutamente incontaminato può offrire. Crearsi il proprio itinerario, preparare lo zaino, partire e poi vagare tra terra e cielo contando solo sulle proprie forze, senza lasciare nulla dietro di sé se non una traccia fugace, mentre tutto acquista un senso di vacuità, i pensieri svaniscono e la testa si svuota. «Quei giorni in cui nessun minuto cade nel vuoto, in cui non si chiede più niente alla vita perché è già così tanta. In cui ci si incaponisce con testardaggine sulla nostra idea di felicità». Senza retorica né elogi della fatica, Cédric Sapin-Defour ci accompagna in un vero e proprio viaggio alla scoperta del grande mistero bianco, un’ode poetica sulla ‘trasfusione’ tra uomo e natura, perché, in fondo, «attraversare le montagne sugli sci è anche questo, è aspettare che esse ci attraversino».
CÉDRIC SAPIN-DEFOUR è scrittore e alpinista. Vive nelle Alpi francesi per alcuni mesi all’anno e il resto del tempo in viaggio. In tutti i suoi scritti ricorre spesso il sogno che ‘gli uomini e la natura imparino di nuovo a convivere’. Il suo romanzo, Il suo odore dopo la pioggia (2024), pubblicato in Italia da Salani, è diventato un successo internazionale.