UMANI, CORSARI, ANTIFASCISTI (AL COLONNA E AL QUBE)

Stasera al Qube di Pescara (in Via dei Peligni 28, Pescara) serata per la vigilia della Festa della Liberazione.

Ad aprire le danze alle 20 la SO.HA GiovaniCittadiniAttivi e il Collettivo Studentesco Pescara organizzano la proiezione del lungometraggio Restiamo Umani” di Fulvio Renzi (con, tra gli altri, Noam Chomsky, Don Andrea Gallo e Moni Ovadia). Il film con la lettura integrale del diario da Gaza di Vittorio Arrigoni, nel secondo anno dalla sua morte, arriva anche a Pescara nell’ambito di un’iniziativa (la proiezione integrale del film) che è in corso in questi giorni in tante altre città italiane e straniere. Subito dopo la proiezione torna a cimentarsi Compagnia della Polvere (con le letture di Alessio Romano e la musica di Christian Carano) che si prodigherà questa volta con il suo primo rècital completamente in italiano. Si scaverà infatti nella tormentata società italiana attraverso i testi preveggenti del grande Pier Paolo Pasolini,  e le canzoni di Luigi Tenco e Fabrizio De Andrè nel recital “Letture Corsare”. Durante lo spettacolo verranno allestite opere a cura del collettivo Made 8. A epilogo “orgiastico” della serata ci sarà il dj-set di “CTRL+V” e di Umberto Palazzo.

Tutti i Partigiani del ventunesimo secolo sono chiamati a raccolta per ballare tutta la notte.

Nel pomeriggio invece, dalle 17.30, al Museo Vittoria Colonna di Pescara sarà proiettato il film All’armi siam fascisti!, un classico del cinema italiano militante e antifascista, un film maledetto censurato per decenni dalle tv pubbliche e private. Presentato per la prima volta alla Mostra del cinema di Venezia, All’armi siam fascisti! fu congelato poi dalla censura,  arrivando nelle sale solo nella primavera del 1962, suscitando incidenti in numerose città, ma diventando – al contempo – campione d’incassi a dimostrazione che l’interesse suscitato da questa pellicola dichiaratamente “antifascista” – che evidentemente toccava un nervo ancora scoperto della società italiana – fu subito altissimo. La ricostruzione di ciò che era stato il fascismo dalle origini fino alla sua caduta, con una coda non meno rilevante che documentava l’attualità, utilizzando solo materiali di repertorio unificati dal commento spesso sarcastico di Franco Fortini, ruotava non solo intorno all’interrogativo su cosa era stato effettivamente il fascismo, ma soprattutto poneva un quesito scottante: esiste ancora il fascismo?

«Film stupendo, una delle più emozionanti opere cinematografiche che abbia mai visto» disse in merito proprio Pier Paolo Pasolini.

Ingresso gratuito.

 

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