TORNA DAVID SYLVIAN (E CON LUI FENNESZ): CHE KILOWATT

Dopo il concerto di Ryuichi Sakamoto e Alva Noto dell’anno scorso,

sulla medesima vertiginosa lunghezza d’onda, leggi alla voce, under file l’empireo della musica colta ma in fondo pop contemporanea,

sabato 21 settembre alle 21, al Teatro Massimo di Pescara, per la rassegna Humani,

torna in Abruzzo dopo vent’anni il grande David Sylvian.

E con lui il demiurgo delle macchine Stephan Mathieu e quel genio dell’elettronica dell’ultimo decennio di Christian Fennesz, tra stranita melodia e inserti distorti e di rumore bianco. “L’estate senza fine”.

Il tour, rigorosamente per fini palati musicali, e per chi non si accontenta, è intitolato “The Kilowatt Hour”.

Ricordando comunque che David Sylvian, che già alla fine degli anni ‘70 rivoluzionava il pop coi seminalissimi Japan,

dagli anni ‘80 in veste solista ha seguito traiettorie ondivaghe ma preziose, tra jazz, musica colta, ambient, sperimentazione e pop orchestrale.

Restando sempre un personaggio di poderoso culto.

E rapisce soltanto a pensarci vagamente l’incontro con quei due eccelsi umanisti digitali di Mathieu e Fennesz.

Biglietti per tutte le tasche.

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