AGENDA ROSSA, CHIETI RICORDA FALCONE E BORSELLINO

Torna il Premio Nazionale Agenda Rossa: testimonianze di eroismo, tra memoria e senso del dovere.

L’appuntamento è per mercoledì mattina, con inizio alle 10, presso il teatro auditorium “Supercinema” di Chieti, con la cerimonia di premiazione di questa quarta edizione moderata dal giornalista Lucio Valentini e dai ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti: Ginevra D’Ercole, Giulia Lo Storto, Valeria Caserta, Chiara Di Biase e Daniele De Simone. Quest’anno ai ragazzi delle scolaresche provinciali è offerto l’onore di poter dialogare con un pezzo vivente di storia d’Italia: Leonardo Guarnotta, presidente del Tribunale di Palermo, amico fraterno e collega di Borsellino e Giovanni Falcone. Insieme a lui, ci saranno l’ex Procuratore della Repubblica di Pescara Nicola Trifuoggi, l’inviato della nota trasmissione di Canale 5 “Striscia la Notizia” Luca Abete e il giornalista Giorgio Fornoni, della trasmissione “Report” in onda su Rai Tre. Parteciperà anche la giornalista Ester Castano, bersagliata da minacce ed intimidazioni per aver fatto luce sulla corruzione e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’hinterland di Milano, dalle pagine del settimanale “L’Altomilanese”.

Un particolare riguardo è come sempre dedicato al mondo delle associazioni e, per questa quarta edizione,  l’attenzione sarà puntata su Andrea Cisternino della Lega Internazionale per la Protezione degli Animali, attiva con diverse iniziative a Kiev e impegnata nel contrasto alle zoomafie. La celebrazione di un gemellaggio tra il Premio Nazionale Agenda Rossa e il Comune di Cancello ed Arnone (Caserta), situato nei territori cari a Don Peppe Diana, offrirà l’occasione per un ricordo dell’opera umana e della fugura delsacerdote simbolo della lotta alla camorra, ucciso a Casal Di Principe il 19 marzo 1994.

Il cantautore Alfonso De Pietro aprirà la cerimonia eseguendo dal vivo il brano “Pioggia di Maggio”, che gli è valso il Premio “Musica Contro Le Mafie”; mentre la partecipazione dei Bandabardò consolida il bellissimo rapporto costruito tra la manifestazione e il mondo della Musica.

Un reportage integrale dell’evento, sarà redatto da un detenuto in regime di articolo 21 (semilibertà per ragioni lavorative), che vestirà i panni del cronista e invierà l’articolo agli organi di informazione. Questa opportunità si è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Onlus “Voci di Dentro”, operante dal 2008 a Chieti, nel reinserimento sociale della popolazione carceraria.

Il premio Agenda Rossa non si esaurisce con la cerimonia del 20 marzo, in programma, infatti, altri importanti appuntamenti.

Nella serata sempre di mercoledì, alle 21.30, sempre presso il teatro auditorium “Supercinema” di Chieti è in programma “La Scelta”, spettacolo teatrale di Marco Cortesi e Mara Moschini: due attori per quattro storie vere, di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di ribellarsi ai pregiudizi, rompendo la catena dell’odio e della vendetta durante la guerra nell’ex Jugoslavia. L’ingresso è gratuito. Mentre nella mattinata di giovedì 21 marzo, presso il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano, è prevista una replica gratuita dedicata alle scolaresche della città frentana.

Nel pomeriggio di giovedì 21, alle 18, presso la Sala Mazzini del Comune di Lanciano si terrà invece un incontro sul tema del giornalismo investigativo, “Il grande sonno d’Abruzzo”.

«Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Paolo Borsellino. Quale legame unisce questi sei nomi a Chieti? Apparentemente nessuno. Per capire bisogna seguire un indizio: un’agenda rossa. Teatro della scena è via Mariano D’Amelio a Palermo: una trappola di cemento e auto in sosta, che alle 16 e 58 del 19 luglio 1992 si trasforma in un inferno. Lo scoppio di un autobomba piazzata a ridosso dello stabile in cui abitava la madre del magistrato Paolo Borsellino, spezza per sempre la vita del giudice e dei cinque agenti della sua scorta. A nulla valsero le ripetute richieste di vietare il parcheggio, in quella che era ritenuta un area a elevatissimo rischio. Tra le fiamme ancora alte e le macerie dei palazzi sventrati, una mano tutt’oggi sconosciuta si protende verso la borsa di cuoio rimasta incustodita nell’auto di scorta di Borsellino. Ancora oggi, la Signora Agnese assicura che il marito vi avesse riposto l’agenda rossa, su cui erano appuntate preziosissime memorie di lavoro. Nell’istante in cui quella mano afferra la borsa; di quelle memorie si perde ogni traccia. A Chieti s’è deciso di tenere viva l’attenzione su questo episodio, attraverso il Premio Nazionale Agenda Rossa; la cui intenzione primaria è di infondere nei giovani nati dopo il 1992, nella migliore delle ipotesi in possesso solo di nozioni sbiadite relativamente a questa storia e i suoi protagonisti, la curiosità necessaria per approfondire lo studio dell’opera umana di Borsellino; oltre al senso civico del dovere, incarnato fino alla morte dal giudice e i suoi cinque angeli custodi».

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