IL GRANDE CUORE ARTISTICO DI LAURIE ANDERSON AL CINEMA

Stasera, mercoledì 14 settembre alle 20,30 (se siete di Pescara, l’appuntamento è a The Space di Montesilvano),

imperdibile il lungometraggio che ha incantato e commosso la stampa all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Un viaggio intimo e delicato in compagnia dell’amata cagnetta Lolabelle; una riflessione multimediale sul significato della memoria, della perdita e dell’amore.

“Ciao, testolina ossuta. Ti amerò per sempre”. Si apre così Heart Of A Dog , il viaggio cinematografico di Laurie Anderson nel continente dell’amore, della morte e del linguaggio. Incentrato su Lolabelle -l’adorato rat terrier di Laurie Anderson, morto nel 2011- Heart Of A Dog è un saggio personale che intreccia ricordi di infanzia, video diari, riflessioni filosofiche sul concetto buddista della vita dopo la morte, oltre a una serie di tributi sinceri e sentiti agli artisti, agli scrittori, ai musicisti e ai pensatori che l’hanno ispirata.

Accolto da applausi e commozione alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia , ora il film arriva nelle sale italiane distribuito da Nexo Digital e Cinema srl solo per due giorni, il 13 e 14 settembre. Inframmezzando una personalissima narrazione e originali composizioni di violino, animazione disegnata a mano, filmini di famiglia in 8 millimetri e opere d’arte, Heart Of A Dog avvolgerà gli spettatori con un linguaggio visivo ipnotico: un collage realizzato a partire dai materiali grezzi della vita e dell’arte della Anderson. Lou Reed -il compianto marito dell’artista, a cui il film è dedicato- interpreta la coda musicale del film, con il suo brano “Turning Time Around”.

Rompendo con gli schemi convenzionali del formato documentario e del film saggio, il lungometraggio di Laurie Anderson, il primo dal suo concert movie del 1986 Home Of The Brave, è un distillato del suo inconfondibile stile e dei suoi principali temi, tra i quali l’utilizzo di elementi multimediali , una fascinazione per il linguaggio e un impegno artistico con la tecnologia. Gran parte del film è stato girato con una serie di piccole videocamere digitali, tra cui un iPhone, una videocamera drone e una GoPro. La semplice sequenza di animazione utilizzata come surreale capitolo iniziale del film, nella quale Laurie Anderson sogna di partorire Lolabelle, è stata realizzata dall’artista stessa.

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