Premessa. I Cesarians non sono una pop band. Non avrebbero mai potuto essere fabbricati, manipolati né tantomeno plastificati per essere destinati al consumo pubblico. I Cesarians non mercanteggiano con ciò che è triviale o banale. Le loro canzoni parlano di amore, perdita, riscatto, terrore e assurdità. I Cesarians pensano in grande, pensano in una maniera che colpisce e sconvolge: «come Ken Russell mentre dirige un balletto di Lee Bowery in un set costruito in stile Bauhaus su una partitura di Mahler eseguita dai Residents».

I Cesarians sono un vistoso fenotipo dell’eclettico elettrico, «un gruppo di rinnegati che vivono sul fiume» attingendo alla sorgente dell’eterna energia di Londra.

«Nessuna mappa musicale da seguire, se non quella del loro istinto».