A PESCARA L’HAMMOND VERTIGINOSO DI DI MODUGNO

Eclettico, virtuoso, imprevedibile che si tratti di pianoforte, basso elettrico o tastiere poco importa, anche se la storica rivista americana Downbeat ha più volte affermato che quando si parla di organo hammond, ci sono soltanto lui e pochi altri al mondo, un riconoscimento di assoluto prestigio per un musicista italiano.

Stiamo parlando di Vito Di Modugno, che sarà in concerto oggi pomeriggio, sabato primo febbraio nell’ambito della rassegna dei “sabato in concerto jazz” in corso Umberto presso la Maison Des Arts (inizio ore 18, ingresso libero e consentito dalle ore 17.30 fino ad esaurimento posti),  organizzato dall’associazione culturale Archivi Sonori con la direzione artistica di Maurizio Rolli.

Un live che racchiude il meglio di quella generazione di jazzisti nati nei primi anni ’60: insieme a Vito Di Modugno, ci saranno, infatti, nomi che non hanno bisogno di presentazioni come Michele Carrabba al sax, Pietro Condorelli alla chitarra e Massimo Manzi alla batteria.

“Sara bello tornare a Pescara, dove, pensandoci bene, manco da tre anni – dice Di Modugno – con Michele Carrabba condivido progetti musicali da più di 40 anni, ma anche con gli altri si suona insieme da tanto tempo, più di un decennio. Ci sarà da divertirsi, ho intenzione di presentare al pubblico abruzzese una sintesi dei miei 4 album incisi con la Red Records, un percorso che spazierà dal genere blue note anni ’60 con pezzi di Horace Silver e Joe Anderson per passare poi a Jaco Pastorius e Chick Corea. Ci saranno anche mie composizioni e qualcosa di Jimi Hendrix”.

 

 

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