LE PETIT MARCO VERRATTÌ, NUOVO RE DI FRANCIA

Marco Verratti, anzi, Verrattì, continua a incantare le platee francesi e internazionali. In campionato e adesso anche in Champions, dopo lo squillante esordio casalingo del dream-team allenato da Carlo Ancelotti.
Del Paris Saint-Germain, a nemmeno vent’anni, è già l’idolo indiscusso. Abbiamo detto idolo, non mascotte. Parigi è ai suoi piedi. Ibra stravede per lui. Le sue geometrie e i suoi lanci sono manna dal cielo per Lui, per Pastore e per Menez. Il pubblico si mette a inneggiare estatico: “Paris est ici, Verrattì“. Può suonare incredibile, sovrannaturale. Ma è così. Questo campione mille volte annunciato, dai tratti delicati e dalla faccia da bambino, non sbaglia più un un assist. Sembra un Pirlo rapido, versione 4.0.
Gioca leggero e sublime come obbedendo a una musica interiore che ha fatto tesoro di un secolo di grandi numeri 10. Sradicargli il pallone dai piedi è una scommessa persa in partenza. Nemmeno la più fitta nebbia della Valpadana potrebbe offuscare la sua visione di gioco.
Le leggendarie riviste sportive francesi lo osannano attribuendogli voti mai inferiori all’8. Le petit Italien, è questo il dolce soprannome promemoria conferitogli dai francesi. Le petit Marco Verrattì, nato e vissuto a Manoppello, fino a due anni fa promessa acerba del Pescara, tra non molto seriale Pallone d’oro.

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