No, non potevano mancare le attiviste del movimento ultrafemminista russo Femen all’inaugurazione della sessantatreesima edizione del Festival del cinema di Berlino.

Dinanzi alla consueta e cercata muraglia di flash e telecamere e forze dell’ordine,

le nostre eroine, in guerra perpetua contro le discriminazioni sessuali, hanno colonizzato il tappeto rosso, poco prima della proiezione del film inaugurale del festival (“The grandmaster”, di Wong Kar Wai).

Per protestare contro le mutilazioni genitali femminili. Naturalmente, nude, e multi-tatuate.