LA MAGICA BOTANICA ANIMATA DEI “MOMIX” A PESCARA!

I leggendari MOMIX tornano stasera e domani a Pescara per presentare “Bothanica“, il loro ultimo epocale evento, plasmato e diretto da Moses Pendleton, interpreti Tsarra Bequette, Jennifer Levy, Emily Mc Ardle, Graci Meier, Sarah Nachbauer, Dajuan Booker, Jonathan Bryant, Jon Eden, Rory Freeman e Matt Schanbacher. L’appuntamento per la due serate (inizio 21.30), previsto al teatro d’Annunzio, causa maltempo è stato dirottato nel Palazzetto dello sport Papa Giovanni Paolo II, sempre a Pescara.

Conosciuta nel mondo intero per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza, Momix è una compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton. La sua fama è legata alla capacità di evocare un mondo di immagini surreali facendo interagire corpi umani, costumi, attrezzi, giochi di luce. La compagnia prende il nome da un assolo ideato da Pendleton – al tempo membro dei Pilobolus Dance Theatre – per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980. Nel corso degli anni la formazione e le dimensioni del gruppo hanno subito diversi mutamenti, ma è rimasto intatto l’impegno a contribuire allo sviluppo dell’arte della danza
divertendo il pubblico. Nel 1992 Momix presenta Passion, che diventa in breve tempo un successo mondiale. Si tratta di uno spettacolo ideato sulla colonna sonora del film di Martin Scorsese “L’ultima tentazione di Cristo”, curata da Peter Gabriel. Nel febbraio 1996 debutta a Milano lo spettacolo Supermomix. Nel febbraio 2001 la compagnia presenta la prima mondiale dello spettacolo “Opus Cactus” al Joyce Theatre di New York, osannato dalla critica mondiale. Record assoluto di pubblico nei paesi dove è stato  rappresentato in questi ultimi anni. La creazione successiva di Moses Pendleton, presentata in occasione del 25esimo anniversario (2005) di Momix, è “Sun Flower Moon”, una serata di sovvertimenti e seduzioni visuali concentrate, in cui affascinanti oggetti cosmici guizzano e fluttuano in un metafisico Mare lunare. Nel febbraio 2009 debutta a Bologna l’ultima creazione, Bothanica, che riscuote un successo talmente folgorante da superare addirittura tutti gli spettacoli precedenti.

I Momix hanno spesso realizzato progetti speciali e televisivi. In Italia sono apparsi in produzioni Rai trasmesse in mondovisione. Hanno inoltre partecipato al programma “Omaggio a Picasso” a Parigi, e sono stati scelti per rappresentare gli USA al Centro Culturale Europeo di Delfi. Hanno preso parte a numerose conventions. Tra queste, nel luglio 1999, una serie di loro spettacoli nel complesso del Lingotto a Torino in occasione delle cerimonie del Centenario di Fiat Auto, con un gruppo di 15 ballerini e un programma interamente inedito. Nell’estate 2010 arriva Momix reMix, che propone una selezione dei momenti più fulgidi e significativi dei trent’anni di esistenza della compagnia. Moses Pendleton, per l’occasione, ha creato due nuove coreografie in prima mondiale. Anche qui il successo mondiale di pubblico e critica è unanime: “Bellissimo!”. Oltre alle annuali apparizioni al Joyce Theatre di New York, la compagnia si esibisce regolarmente in tutto il mondo. E oggi e domani, finalmente, a Pescara.

Ha scritto Moses Pendleton a proposito di Bothanica:  “Ho concepito lo spettacolo come una metamorfosi: corpi che si trasformano in pietre, alberi o api. Il mio approccio è stato simile a quello poetico che ha avuto Pablo Neruda, il mio poeta preferito che leggo ogni mattina prima di andare a nuotare in un lago freddissimo, a proposito delle relazioni fra esseri umani e natura. In Bothanica, più che mai, utilizziamo elementi scenici fantastici per riprodurre delle immagini che accrescano la gamma di emozioni normalmente disponibili. C’è per esempio un tessuto incredibilmente elastico che si attacca al corpo ma può anche gonfiarsi moltissimo ed in un momento, da conchiglia, può trasformarsi in un bellissimo iris! Facciamo miracoli con i tessuti ma c’è anche naturalmente un intensissimo impegno fisico da parte dei ballerini, come nella scena in cui due corpi si “combinano” per dare l’idea dei centauri. Per la produzione, abbiamo studiato dapprima l’effetto delle immagini, fissandole come farebbe un pittore, solo dopo abbiamo montato la coreografia ed introdotto le musiche: così sono nati uccelli, rocce che prendono vita, fiori, insetti, alberi, c’è anche un temporale d’agosto”.

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