IL FARAONE TUTANKHAMON, E NOI

Il doodle di oggi è dedicato al celebre archeologo Howard Carter, a 138 anni dalla sua nascita. Google gli rende tributo, sulla sua homepage, con un logo basico e ad effetto: lo scopritore, l’Indiana Jones ante litteram britannico sta in piedi, gli occhi puntati  sulla sua “tomba più amata”, quella dell’antico sovrano egiziano Tutankhamon. Per molti fu, la sua, la più grande scoperta del Ventesimo secolo.

”Diedi l’ordine. Fra il profondo silenzio – raccontò dopo qualche anno Carter – la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo”. Dopo tre mesi di lavorio, il 16 febbraio del 1924 venne aperto il sarcofago che palesò, al suo interno, la prodigiosa mummia (intatta) del faraone Tutankhamon ancora bambino, sistemata in un sarcofago d’oro massiccio del peso di circa 110 kg, con il volto coperto da una maschera d’oro che riproduceva le sembianze del defunto.

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