I VIRUS INFORMATICI COMPIONO TRENT’ANNI

(nella foto, pescata da Google immagini, Kristina Svechinskaya, considerata tra le hacker più belle e pericolose al mondo).

Esattamente trent’anni fa, un’altra epoca,

nasceva la bestia nera dell’uomo moderno: il virus informatico.

Basta un click e il virus si impadronisce del nostro pc, togliendocene il controllo, rendendoci sgomenti e impotenti.

E’ capitato a tutti noi.

La prima dimostrazione pratica di che cosa fosse capace un virus ebbe luogo l’11 novembre del 1983 alla University of Southern California.

Durante un corso di sicurezza informatica, uno studente di Ingegneria, Fred Cohen, dimostrò gli effetti di un virus, propagato attraverso un floppy disk, su un programma di grafica denominato VD.

In un batter d’occhio, il software maligno infettò ogni angolo del pc riproducendosi all’infinito e mandando completamente k.o  il sistema.

Scoperto il veleno, venne presto il tempo dei contravveleni, degli antivirus insomma.

Manna dal cielo anche quella, in fondo, per l’industria hi-tech.

Gli antivirus divennero scudi indispensabili specie dopo l’avvento di Internet.

Altro che floppy.

Da aggiornare però di continuo, perché gli untori di virus informatici (spyware, trojan, dialer ecc) sono sempre in agguato in mezzo a noi.

In pericolo i nostri conti correnti, le nostre password e, va da sé, la nostra vita privata tout-court.

E bravo Fred Cohen, e tutti gli smanettoni dalla torbida personalità.

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