“TRACCE DI CERA”, IT’S THE STORY OF JAZZ

Quarto e ultimo atto stasera alle 21 della rassegna “Note Immediate”, presso la sede ufficiale del Teatro Immediato, in via Gobetti 29 a Pescara. In scena “Tracce di cera“,  la storia del jazz riletta da Marco Di Battista nel corso del tempoattraverso l’evoluzione dei supporti su cui la musica viene registrata. Biglietto d’ingresso a dieci euro.

Tracce di cera“, ovvero il lungo ed entusiasmante viaggio del disco nel jazz, contestuale al mastodontico sviluppo tecnologico che ha caratterizzato il secolo scorso. La musica di Louis Armstrong ha sempre intrattenuto, infatti, un rapporto stretto e profondo con le continue metamorfosi dei supporti fono-meccanici: “Tracce di cera” ci racconterà di come gli interpreti si siano adeguati e di come abbiano sfruttato di volta in volta le novità suffragate dal progresso del modo di registrare e ascoltare la musica.

Dai rulli da inserire nei pianoforti meccanici, ai nastri di registrazione, passando per la lunga stagione del disco (dai 78 giri ai V-disc e, poi, ai long-playing). Le musicassette, la musica digitale, il compact disc, gli mp3, i lettori multimediali. I diversi supporti hanno influenzato, nelle diverse stagioni, il modo in cui i musicisti hanno dovuto progettare e pubblicare le proprie canzoni. Ogni supporto, con i suoi limiti di tempo e le sue dinamiche espressive, ha costretto gli interpreti a misurarsi con i problemi legati alla durata dei brani, o alla resa sonora causata dai microfoni e dalla strumentazione utilizzata. Muovendo da questi elementi concreti e pratici, Marco Di Battista rileggerà stasera l’intera storia del jazz.

Sul palco con lui Carmine Ianieri ai sassofoni, Giorgio Pelagatti al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria.

Il racconto sarà affidato alla voce di Ezio Budini.

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