ALTRO CHE DJ, SONO LEGGENDE QUESTI HUMANI

Come anteprima di  HUMANI 2013, la rassegna di musica elettronica futuribile, ma già qui, basta saperla cercare,

sabato pomeriggio prima la Sala Tosti dell’Aurum (dalle 17), poi  la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo (dalle 21),

faranno da scenario a “The space pioneers“.

In serata, come preannunciato, dalle 21, si esibiranno dal vivo nomi illustri dell’elettronica globale come e a cominciare dall’immortale, glorioso Andrew Weatherall; e poi Beppe Loda, Leo Mas, Leo “Young” Zagami e il nostro Guglielmo Mascio (warm up: mister Emiliano EmL Fasciani).

 Gli stessi artisti parteciperanno nel pomeriggio a un workshop aperto agli appassionati.

 Non semplici dj, i protagonisti di questo evento, ma persone che hanno veramente formato e indirizzato come pochi altri la storia della musica tout-court degli ultimi due decenni.

L’inglese Andrew Weatherall è considerato uno dei pionieri di quel mèlange, oggi dato per scontato ma nei primi anni ’90 assolutamente sui generis, tra musica dance e rock. Come produttore e remixer è stato lui infatti a rendere grandi gruppi come i Primal Scream o gli Happy Mondays, trasportando le loro intuizioni tra indie, rock e pop nei territori all’epoca freschi e “pericolosi” della nascente musica e cultura house. Un’intuizione che lo ha portato a diventare richiestissimo da gruppi mainstream nel ruolo di collaboratore: con mossa quasi situazionista, lui è però fuggito dall’empireo della musica pop (snobbata per dire una offerta degli U2, ma gli esempi potrebbero essere molti) tornando nell’underground, dando così vita a seminali progetti di elettronica “avanzata” (Sabres Of Paradise, Two Lone Swordsmen) in grado di ottenere subito un seguito di culto che perdura ancora adesso. Un’autentica leggenda. 

Leo Mas era alla consolle del leggendario Amnesia di Ibiza (club protagonista addirittura di un intero film, con la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores) già nel 1987; Beppe Loda è un’autentica pietra angolare mondiale della musica afro, quella particolarissima combinazione di funk, soul, new wave, kraut rock, electro, disco e musica “cosmica” che tutto il mondo musicale ci invidia considerandola la vera scintilla originaria della club culture così come oggi è; Leo Young, alias Leo Zagami, è un altro personaggio cruciale: dj fin dal 1983 (a tredici anni), ha reso Roma e la sua scena rave originaria un punto di riferimento in tutto il mondo (è stato lui a chiamare per la prima volta fuori dall’Inghilterra i Prodigy, giusto per dire), lasciando poi il segno in tutte le capitali d’Europa, a partire da Berlino con le sue residenze al Tresor, la Mecca della scena techno più intransigente, a metà anni ’90; la storia di Guglielmo Mascio, pur avendo valore non certo solo locale, è molto significativa per le terre abruzzesi. A completare l’offerta artistica ci saranno le installazioni del POTlAb.

L’ingresso alla Sala Favetta del Museo Delle Genti D’Abruzzo, in Via delle Caserme 24, è fissato a 15 euro (con un drink incluso), mentre quello al workshop alla Sala Tosti del Museo Aurum in Largo Gardone Riviera è gratuito ma su prenotazione.

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