SOGNANDO SONICA POESIA: I MARLENE KUNTZ A PESCARA

Voodoo Ray – il venerdì rock di Tipografia, in via Raiale 169 a Pescara, venerdì sera cala un asso assoluto, un blockbuster del panorama rock italiano degli ultimi vent’anni: tornano a Pescara nientemeno che i Marlene Kuntz, estatica poesia post-noise e tagliente dolcezza post-cantautoriale, col loro tour acustico “Tre di Tre“. Si preannuncia la folla delle grandi occasioni per la band di Cristiano Godano: poco in fondo è cambiato dalla seconda metà degli anni novanta, e dagli anni zero, quando l’aut-aut era: sei per gli Afterhours o per i Marlene Kuntz? (Solo i Subsonica, ma giocando su altri tavoli, hanno insidiato il bi-consolato di fatto). Quarantenni, nonostante abbiano progressivamente ammorbidito il sound, ma non certo il proprio ribollire creativo, i Marlene Kuntz restano una delle due grandi rockband indipendenti italiane. Amati dai fans della prima (Catartica, il loro fulminante esordio, contenente un capolavoro senza tempo come “Nuotando nell’aria”, è del 1994), come della seconda ora, come il sottoscritto (“Ho ucciso Paranoia” 1999; “Che cosa vedi”, il loro bestseller con “Canzone che scrivo per te” in duetto con Skin; “Senza peso”, 2003), che da chi li ha scoperti soltanto in tempi recenti, assaporandone quindi soprattutto il songwriting fortemente impressionistico ed evocativo (“Uno”, 2007; “Ricoveri virtuali e sexy solitudini” del 2010). Sonici e cullanti, armati di gran classe, vietato mancare al concerto pescarese dei Marlene Kuntz (venerdì dalle 22 a Tipografia). A prezzi abbordabili, poi (i biglietti d’ingresso costano, in prevendita, 13 euro; 15 al botteghino).

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