I TRE GIORNI DELL’INDIEROCKET FESTIVAL

Sarà il Parco Le Naiadi a diventare scenario e protagonista delle tre serate dell’Indierocket Festival, alla sua decima edizione. Segnatevi queste tre date in agenda: 5, 6 e 7 luglio. L’Indierocket è un segno di appartenenza, una filosofia di vita, oltre che una  pregevole ed encomiabile rassegna di rock (e pop) indipendente alternativo nazionale e internazionale.

Si inizia il 5 luglio, con i nomi che segnano il desiderio di affermazione di generazioni potenzialmente sconfitte e che pure continuano a cantare. Marco Mathieu (Negazione) presenterà il suo libro “Il giorno del sole”, sviluppato in accordo e con il contributo dei membri storici del gruppo. Ospiti stranieri della serata, i Die! Die! Die!, noise-pop punk dalla Nuova Zelanda, ronzii nella testa che costringono il corpo a scuotersi in maniera frenetica. Headliner italiani, i Fine before you came, capisaldi delle derive emozionali del postcore, calcheranno il palco insieme alle band destinate ad ereditare la loro grandezza: i Gazebo Penguins, forti del successo del loro album “Raudo”, i Chambers e i The death of Anna Karina, che recentemente hanno dato alla luce uno split sanguigno e virulento.

Ma la vera sorpresa della serata è la presenza dei Reiziger, band culto del postcore anni 90 che ha scosso le fondamenta della scena musicale belga prima ancora dell’avvento di formazioni come dEUS e Girls in Hawaii. Assenti da Pescara dal 2001, quando si esibirono in un concerto memorabile al Bacab e capitanati nuovamente da quel Geert Pleesers noto anche per la sua militanza nei Confuse the cat, i Reizger presenteranno il loro nuovo album “Kodiak station”, disponibile sul loro sito, pronti a regalarci scariche emotive che difficilmente dimenticheremo. 

Verso strade psichedeliche si orientano le scelte del 6 luglio. Filo conduttore con la serata precedente, il post punk onirico dei Soviet Soviet, nome di spicco tra le proposte italiane, ritmiche scure e pensieri ispirati ai Joy Division. Ad aprire le danze in un’insolita versione diurna del festival, i Sonic Jesus, ipnotica formazione laziale dalle influenze variegate, seguiti dai Brothers in law, che presenteranno il loro “Hard time for dreamers”, paradossale spensieratezza shoegaze. I Saroos, band che annovera al suo interno membri di Lali Puna, Tarwater e Iso68, delizieranno gli ascoltatori con dolcezza sci-fi e scosse elettriche da Berlino, con un live incentrato sul loro prossimo lavoro “Return”. Cambia il ritmo della serata con gli inglesi Galaxians, suoni sintetici e ballerini dall’universo (nu disco), che si sono guadagnati la loro ottima reputazione anche grazie ai loro concerti, energici e equiparabili a veri e proprio spettacoli, e Fabio Nirta con il suo “Get l’Oki® set”. Presenza ormai storica del festival al quale ha partecipato in veste di agitatore di folle e presentatore, Nirta si è distinto negli ultimi tempi per il cut up scherzoso e chirurgico del brano dei Daft Punk menzionato anche su La Repubblica e Il Sole24 ore.

I festeggiamenti culmineranno il 7 luglio. A scaldare gli animi i warm up di Campetter, Robert Eno e Razzputin Crew nel pomeriggio, preludio di una notte di live dedicata alle contaminazioni sonore che comincerà con Givda, tracce melodiche minimal che infestano spazi tribali, e con i Flowers Or Razorwire, chill-wave liquida mescolata con influenze funk e pop, in attesa di Sinkane, eclettico progetto di Ahmed Gallab che accantona il proprio passato hardcore a favore di una raffinata e caleidoscopica mescolanza di ritmi che abbracciano la dance contaminata con krautrock, free jazz e blues.

Il Festival è organizzato dalle Associazioni Culturali IndieRocket, Skyline Lab e Movimentazioni con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo e dell’Università G. D’Annunzio.

 

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