IL RITORNO A TUTTO SKA DEI MADNESS

Si chiama “Can’t Touch Us Now” il nuovo disco degli inossidabili Madness, un marchio che dal 1976 è sinonimo di Ska, che continuano a far ballare la gente. Il disco, che uscirà il prossimo 28 ottobre, arriva a quattro anni di distanza dal successo dell’album del 2012 “Oui Oui Si Si Ja Ja Da Da”, disco d’oro in Gran Bretagna e dopo che la band ha trascorso l’estate on the road presentando le canzoni del nuovo disco in molti famosi festival del Regno Unito, compreso il Glastonbury.

Can’t Touch Us Now” è stato registrato in tre settimane nei Toe Rag Studios, ed è prodotto da Clive Langer – al fianco della band di Camden Town da molto tempo e artefice dei picchi più alti della carriera dei Madness – e da Liam Watson, proprietario dei Toe Rag e già vincitore di un Grammy per il suo lavoro su “Elephant” dei White Stripes.

Tracce come “Mr Apples”, “Mumbo Jumbo”, “Blackbird” (ispirata ad Amy Winehouse) e la title track “Can’t Touch Us Now” riescono a cogliere appieno la combinazione di pop, reggae e soul che ha reso inimitabile la band quasi come i loro testi, che sono sempre sono uno spaccato della realtà londinese in chiave umoristica.

“Can’t Touch Us Now” uscirà in formato cd, lp in vinile, digitale e in una versione in edizione limitata disponibile solo sul sito della band

Con senso dell’umorismo molto british, la band ha presentato il nuovo disco rispondendo alle domande di alcuni dei loro fan più accaniti: gli ospiti del Royal Hospital di Chelsea, ovvero più di una trentina di arzilli veterani di guerra che hanno subissato di domande la band sullo stato della musica e della nazione,  su come sopravvivere al mercato discografico e su come intrufolarsi gratis ad un concerto dei Madness…  

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