ECCO IL PESCARA JAZZ, SPLENDIDO QUARANTENNE

Ci siamo. La musica afroamericana per eccellenza, nelle sue tentacolari e infinite mutazioni genetiche, torna da stasera a sedurre in quella che è stata, sostanzialmente, la sua prima rassegna dal vivo in Italia: il Pescara Jazz.  Che festeggia la sua quarantesima edizione, senza nessuna ruga, anzi, con un cartellone di primissime scelte, destinato poi ad appagare tutti i palati, dai puristi agli appassionati ai “radiofonici”.

Appuntamento stasera, sabato e domenica al Teatro d’Annunzio di Pescara. Tutti i concerti cominceranno alle 21.30.

Il via stasera con l'”Al Di Meola World Sinfonia”. Di scena Al Di Meola alla chitarra, accompagnato da Gonzalo Rubalcaba al pianoforte (e da Fausto Beccalossi alla fisarmonica, Kevin Seddiki alla chitarra e Peter Kaszas alla batteria e alle percussioni).

La visione world e post-flamencheggiante del pionieristico Al Di Meola sposerà il pianismo rigoglioso del cubano Gonzalo Rubalcaba: un accostamento solo in apparenza incongruo, che si fonda su una comune matrice virtuosistica e su un profondo interesse per tutte le musiche latinoamericane.

Nella seconda parte, spazio al Roberta Gambarini Quintet (la Gambarini alla voce e Justin Robinson al flauto e al sax alto, Sullivan Fortner  al pianoforte, Ameen Saleem al contrabbasso e Quincy Phillips alla batteria).

Un tempo era difficile per musicisti non americani sfondare negli States: ma ci è riuscita, e in anni sempre non facili, la vocalist Roberta Gambarini, che si è conquistata con assoluto merito un posto fondamentale nella scena del canto jazz americano.

 

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