TRE ROMANZI IN BALLO PER IL JOHN FANTE OPERA PRIMA

Ad un mese dall’inizio del Festival “Il Dio di mio padre”,  dedicato al grande scrittore italo-americano (e dalle profonde radici abruzzesi) John Fante, in programma  dal 23 al 25 agosto prossimi a Torricella Peligna,

la giuria tecnica del premio “John Fante Opera prima 2013”, composta da Francesco Durante (presidente), Giulia Alberico e Masolino D’Amico,

 ha scelto i tre finalisti,

che sono:

Matteo Cellini, “Cate Io”, Fazi

Giovanni Di Gamberardino, “La marcatura della Regina”, Socrates

Simona Baldelli, “Evelina e le fate”, Giunti

Una menzione è andata a Stefano Angelucci Marino con Fascistelli (Il Cerchio)

Sarà, poi, una giuria popolare a decretare il vincitore assoluto durante il Festival, nella giornata di venerdì 23 agosto.

Ma conosciamo un po’ meglio i tre finalisti e scopriamo qualcosa dei loro libri.

Matteo Cellini nasce ad Urbino nel 1978, vive ad Urbania ed insegna. “Cate, io” è il suo primo romanzo ed è la storia di un’adolescente alle prese con il problema dell’obesità e della diversità. Della catalogazione che la società di oggi ci impone. Il libro è di Fazi Editore.

Giovanni Di Giamberardino, nato nel 1984 vive a Roma. Ha pubblicato online poesie e racconti. E’ autori di soggetti per fiction e scrive per www.serialmente.it.

L’opera, “La marcatura della Regina, è il racconto di un omicidio attraverso 24 storie, una per ogni ora della giornata, in qualche modo collegate e concatenate tra loro. Edizioni Socrates. Finalista al Premio Calvino 2009.

Simona Baldelli, nata a Pesaro il 29 maggio 1963, vive a Roma e “Evelina e le fate” è il suo primo romanzo. Un racconto che annoda i fili della grande storia a quelli magici e colorati della vita di una bambina e del suo mondo fantastico, in un piccolo paese della campagna italiana. Edizioni Giunti. Finalista al Premio Calvino 2012.

Stefano Angelucci Marino, autore di  “Fascistelli”, edizioni Il Cerchio è nato e vive in Abruzzo, a Lanciano e questo racconto è un viaggio tragicomico nella provincia abruzzese della prima repubblica.

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