MIRACOLO AL SANT’ANDREA

OggiGli imperdibili“, la rassegna di cinema d’autore organizzata da Movimentazioni, a Pescara, presso il cinema Sant’Andrea (tre le proiezioni: 16.40; 18.40; 21.15), propone il film più bello ed emblematico del 2011, scandalosamente snobbato dalla grande distribuzione nazionale, uno dei più grandi capolavori del cinema mondiale degli ultimi dieci anni, a detta non soltanto di chi vi scrive queste righe, che questo film ha già avuto la fortuna di vederlo: “Miracolo a le Havre”, dell’immenso Aki Kaurismaki, cineasta finlandese che non sbaglia un colpo. Con André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin (commedia/drammatico, 93′, 2011, Francia/Germania/Finlandia, Bim Distribuzione. Premio della Critica Internazionale all’ultimo Festival di Cannes). Col suo inconfondibile stile asciutto e stilizzato, tragico ma ironico, raggelato, e straniante, Kaurismaki firma un apologo memorabile, e controcorrente, intessuto di realismo magico, sull’irriducibilità della solidarietà umana, anche ai tempi della crisi sistemica, delle tecnocrazie, dello spread. Un canto all’ottimismo e alla bellezza dell’esistere, nonostante tutto.

Marcel Marx, ex scrittore e noto bohémien, si è ritirato in una sorta di esilio volontario nella città portuale di Le Havre, dove sente di aver costruito un rapporto di maggiore vicinanza con la gente, che serve praticando l’onorevole ma poco redditizio mestiere del lustrascarpe. Abbandonata ogni velleità letteraria, vive felicemente dividendosi tra il suo bar preferito, il lavoro e la moglie Arletty, quando all’improvviso il destino mette sulla sua strada un piccolo profugo arrivato dall’Africa. Marcel deve affrontare il muro dell’indifferenza umana armato del suo innato ottimismo e della solidarietà della gente del suo quartiere. Un arsenale invincibile.

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