ASCANIO CELESTINI, PRO PATRIA, A ORTONA

Settima stagione di Respiri di scena, rassegna di teatro contemporaneo, e della miglior fattura, organizzata come sempre dalla compagnia Teatro del Krak. Tutti gli spettacoli si terranno nel teatro Tosti di Ortona, avranno inizio alle 21.15 e il biglietto d’ingresso costerà 5 euro.

E l’ouverture non poteva essere più squillante: si parte infatti domani, venerdì sera (sempre alle 21.15 al teatro Tosti di Ortona) con Ascanio Celestini e il suo in “Pro Patria”, una produzione Fabbrica, col contributo del Teatro Stabile dell’Umbria. Nel suo viaggio intorno al Belpaese degli umiliati e offesi, dei reietti rigurgitanti dignità repressa, stavolta i monologhi civili di Celestini toccano due precisi nervi scoperti patrii: il Risorgimento, e il sistema carcerario. La voce narrante è quella di un carcerato da tempo biblico. Un racconto di cento minuti. Ascanio è da solo in uno spazio di due metri per due. Un fondale con alcune immagini, ritagli di giornali e manifesti di uno spettacolo. Un palco di metallo che è anche un piccolo prato artificiale sul quale va in scena la prova per un discorso. Un banchetto rosso tra palco verde e fondale bianco. Due musiche accompagnano la narrazione, un brano surf e una variazione di Chopin su un’aria di Bellini. Cinque personaggi. Un narratore-personaggio che parla in prima persona. Con lui ci sono due padri, uno di sangue e uno ideale. Accanto si muovono due abitanti della prigione che è il luogo dell’azione. Sono un secondino detto l’intoccabile, padrone concreto della vita del carcere, e un immigrato africano che dorme cinque minuti ogni ora…

 

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