WOJTYLA, UN ESPERANTO DI DOLENTE AMOR, E I PAPABOYS

Taglio di nastro a Torrevecchia Teatina, in provincia di Chieti, per le due nuove sale dedicate a  Giovanni Paolo II all’interno del Museo delle Lettere d’Amore. Le sale sono state inaugurate ieri nel paese abruzzese alla presenza di rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei mitici Papaboys, promotori dell’iniziativa.

Ve li ricordate i Papaboys?

La data non è stata casuale, randomica: nel tardo pomeriggio del 16 ottobre di 34 anni fa, infatti, l’allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla veniva eletto al Soglio di Pietro. Diventava pontefice insomma, e tra i più amati di sempre.

Unico nel suo genere, il Museo è ospitato nel settecentesco Palazzo Valignani. In esso hanno trovato collocazione e rimarranno in mostra permanente oltre duemila delle 18mila lettere e preghiere che furono depositate in piazza San Pietro nelle ore dell’agonia e della morte del Papa polacco, nell’aprile del 2005. Questo materiale è stato raccolto dagli addetti della Segreteria di Stato Vaticana e poi affidato ai giovani Papaboys.

Le lettere arrivano da persone di tutto il mondo e sono state scritte in ogni lingua (anche cinese, giapponese, arabo e braille) da bambini, coppie, giovani, famiglie, anziani.

E dopo l’inaugurazione delle sale, ha fatto seguito l’intitolazione di un Parco della Gioventù tra i più grandi d’Europa (4.500 metri quadrati) alla memoria del Pontefice. Ed è stata svelata la stele. L’evento è stato accompagnato da una maratona di musica: band giovanili si sono alternati sul palco fin dalla mattina, mentre un gruppo di writers ha invece decorato dei murales su pannelli.

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