PERSONALE DI LEO STROZZIERI, PER I SUOI 70 ANNI

Inaugurazione della Mostra Personale di Leo StrozzieriNutrimento“,

venerdì pomeriggio dalle 17.30 presso l’Aurum di Pescara.

Curatrice, la figlia Chiara.

Periodo espositivo: 18-30 ottobre 2013
Orari di apertura mostra: tutti i giorni 9.00-13.00/15.30-19.30.

Catalogo in omaggio.

«Dopo la memorabile mostra tenuta nel 2008 al Lavatoio Contumaciale di Roma, spazio espositivo fondato dall’indimenticato Filiberto Menna ed oggi diretto da Bianca Menna, in arte Tomaso Binga, Leo Strozzieri si presenta con l’ultima sua produzione che abbraccia il triennio 2011-2013 alll’Aurum di Pescara».
Strozzieri è noto soprattutto per la sua attività di critico e storico dell’arte, ma da diversi anni ormai si è affermato come artista, avendo prodotto numerose opere in particolare di carattere grafico e ceramiche a freddo.

Questa nuova Mostra, fortemente voluta e curata dalla figlia Chiara, anche lei impegnata nella critica d’arte, di recente nominata direttrice del Museo Castello di Nocciano, rappresenta un omaggio ai settanta anni dell’autore, tant’è che viene inaugurata proprio il 18 ottobre, giorno del suo compleanno.
A proposito della sua ricerca pittorica è stato scritto: «C’è in lui una grande sapienza compositiva, in particolare nella giustapposizione dei vari colori, che stranamente mai sono in collisione tra loro. Ulteriori punti da evidenziare sono il dinamismo delle composizioni in virtù proprio dei segni talora paralleli e ravvicinati e l’uso frequente delle figure geometriche come il cerchio, il triangolo ed altre ancora. A proposito dell’elemento circolare, quando esso funge da raccordo rispetto alla forza centripeta dei segni, vien fuori una ulteriore modulazione del concetto di razionalità. È la forza della mente che impedisce l’anarchia e la dispersione dei medesimi nello spazio.
Infine non si può non evidenziare il carattere gioioso della sua pittura sempre pulita, pettinata, cesellata con grazia e raffinatezza. Basta ammirare le sue eleganti ceramiche per provare una gioia, un godimento spirituale, un’interiore armonia che quasi riesce ad eclissare
le angosce del vivere quotidiano, attivando una vera e propria pratica catartica».

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