IL TEATRO IMMEDIATO RIPARTE SUBITO, CON NUOVI LEGAMI

Le belle idee, i pensieri stupendi, se radicati su solide e nobilissime fondamenta, non deperiscono mai.

Si può solo risorgere immediatamente dalle proprie ceneri apparenti, più forti che pria: e così sabato 16 novembre si alza il sipario sulla stagione 2013-2014 del Teatro Comunale di Città Sant’Angelo,

che sarà curata dall’Associazione Teatro Immediato di Pescara, con la direzione artistica di Edoardo Oliva.

Risale a pochi mesi fa la notizia, ferale, della chiusura “d’ufficio” dello storico spazio teatrale “Immediato”, in via Gobetti a Pescara; in tanti avevamo accolto con sgomento sincero questo ennesimo assalto a cuor leggero a un prezioso presidio cittadino della cultura, dell’arte, della circolazione di idee, del libero pensiero. Ma Oliva e i suoi evidentemente non hanno trascorso l’estate a piangersi sconsolatamente addosso.  E’ una questione di qualità, etica ed estetica. E così si riparte, si riparte subito, non più a Pescara ma a Città Sant’Angelo, lo spirito del Teatro Immediato non si è affatto dissolto, tutt’altr0.

La nuova stagione firmata Teatro Immediato si intitola Legami, e si dipana attraverso percorsi drammaturgici che hanno come trait-d’union “la cultura dei legami”.  

Nove gli eventi in programmazione: due produzioni della Compagnia del Teatro Immediato, tre letture dei classici all’ora del the e quattro spettacoli ospiti per la stagione che segna il primo anno di lavoro del gruppo pescarese all’interno del Teatro Comunale, ponendo l’accento sulla drammaturgia contemporanea e sulle importanti esperienze teatrali del territorio abruzzese.

Si debutta sabato 16 novembre con una doppia replica (ore 10.30 matinée per le scuole e ore 21 in replica serale) con Sophie,  spettacolo-caposaldo del Teatro Immediato con la regia di Edoardo Oliva e la drammaturgia di Vincenzo Mambella. È la storia della Rosa Bianca, esperienza di resistenza nella Germania nazista: uno spettacolo altamente evocativo che il Teatro Comunale decide di offrire gratuitamente alla cittadinanza.

Il 6 dicembre (ore 21) è la volta dell’evento di punta della stagione. Lei dunque capirà, uno spettacolo di Claudio Magris con la regia di Antonio Calenda, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che segna l’inizio della collaborazione con il prestigioso Teatro Rossetti di Trieste. Lo spettacolo è un viaggio dentro il mito di Orfeo che scende nell’Ade in cerca della sua Euridice e approda in Abruzzo in prima regionale dopo una lunga tournée nei maggiori teatri italiani e in quelli d’importanti capitali quali New York, Il Cairo, Budapest e Vienna.

Il 13  e 14 dicembre (ore 21) e il 15 dicembre (ore 17.30) è la volta dello spettacolo in prima nazionale Le donne del villaggio, con la regia di Edoardo Oliva e la drammaturgia di Vincenzo Mambella (produzione del Teatro Immediato), protagonista la nota attrice pescarese Tiziana Di Tonno. Lo spettacolo, liberamente ispirato a Il Castello di Franz Kafka, racconta la vicenda di K., l’agrimensore alle prese con le donne del villaggio: uno scontro-incontro tra due mondi tanto distanti quanto frutto della stessa ossessione.

Il 12 gennaio (ore 17.30) è in scena Il melo selvatico con la regia di Giancarlo Gentilucci, prodotto da Arti e spettacolo. La compagnia aquilana, tra le più significative sul territorio abruzzese, in questo lavoro indaga la condizione di sospensione che gli abitanti e i luoghi subiscono a seguito di un evento straordinario e catastrofico; il pubblico è accompagnato dentro un viaggio attraverso la perdita della propria identità e la ricerca della stessa sotto una nuova forma.

Si prosegue il 9 febbraio (ore 21) con L’amore cantante, un testo in vernacolo abruzzese di Antonio Crocetta accompagnato dalle musiche di Matteo Di Claudio e Giuseppe Mastrogiuseppe e dalle canzoni di Leonardo Pasqualone. In questo spettacolo la protagonista assoluta è la cultura popolare abruzzese. Grazie a un lavoro meticoloso e colto di ricerca storica, arriva in scena l’amore, il canto dell’amore che si intreccia al legame indissolubile degli autori con i riti della terra d’Abruzzo.

Seguono tre eventi particolari, I classici all’ora del the. Inaugurati nel 2010, fioriscono dalla collaborazione tra Edoardo Oliva, Roberto Melchiorre e Francesco Vitelli.  L’idea è quella di  portare all’attenzione del pubblico grandi opere della letteratura d’ogni tempo, in un’atmosfera particolare e con una scelta drammaturgica che permetta di percorre contemporaneamente la storia narrata dall’opera e alcune vicende biografiche dell’autore. Il tutto contornato da tè e pasticcini  alle ore 17.30: un modo diverso, dunque, di interpretare i classici e, nello stesso tempo, un modo per dare al pubblico un ruolo estremamente attivo rispetto all’opera.

In programma ci sono il 2 marzo La dannazione creativa –Storia di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe; il 23 marzo Il baule smarrito – Le memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, e per ultimo, il 30 marzo La condanna– Lo straniero di Albert  Camus.

La stagione si chiude con lo spettacolo Tana per me e libera tutti con la regia di Sandro Cianci della compagnia abruzzese del Piccolo Teatro del ME-TI, programmato in data 11 aprile (ore 21). Uno spettacolo che fende  momenti della storia civile, del costume del nostro paese in modo semplice, riportando tutto al cuore di tutti.

Ciascuna delle rappresentazioni scelte per la stagione, riconduce all’idea del legame: legame con la Storia, o con le proprie storie ed origini, legame con i temi che attraversano i grandi classici e che legano lo spettatore ai protagonisti, legame con una terra qualche volta amara.

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