TEATRANTI DA TUTT’ITALIA IN RE.TE (SOTTO LA MAIELLA)

L’Associazione culturale indipendente Errori di Trasmissione presenta, in collaborazione con Il mosaico, cultura, Informazione, Libertà e la Polisportiva Majella,

da oggi a sabato 14, nello splendido scenario dell’Ex Convento delle Clarisse a Caramanico Terme,

ai piedi del massiccio della Majella,

un primo progetto di residenza teatrale:

«è un modo di fare cultura diffuso con successo in alcune regioni italiane e in molti paesi stranieri,  legato al teatro e al territorio, all’interno del quale si svolgeranno durante tutta la giornata e per una settimana intera, varie attività teatrali a cura di giovani compagnie ospiti provenienti da tutta Italia, docenti universitari, professionisti del teatro, studiosi e appassionati».

Una settimana di seminari, documentari, laboratori, istallazioni che avranno luogo nei vari ambienti del Convento; mentre, alla sera, gli spettacoli teatrali si svolgeranno nel magnifico teatrino romano, gioiello di tutto il complesso.

Il ricco programma di Re.Te (Residenze teatrali) prende il via oggi, lunedì 8 luglio

Le attività vere e proprie iniziano nel pomeriggio, a partire dalle ore 16 con due laboratori che si svolgeranno in contemporanea, in due ambienti diversi del Convento: un laboratorio di teatro-danza tenuto dalla Compagnia Camera Doppia di Pavia, per il quale è ammesso un numero limitato di partecipanti; e un laboratorio di teatro comico a cura di Federico Perrotta, cabarettista, showman comico abruzzese. Al termine dei laboratori, dopo la pausa per la cena, alle ore 21 si terrà lo spettacolo “Volute di fumo” della Compagnia Camera Doppia di Pavia.

Il buio, la luce e poi aneddoti, frammenti, storie che pian piano cominciano ad affiorare. Personaggi che raccontano, vivono, amano, continuano a vivere, ricordano, desiderano, piangono, ricominciano, sognano. Ripetono gli stessi gesti, vanno avanti e indietro; si mostrano, si nascondono, entrano in scena, ne escono. Entrano nel visibile, escono nell’invisibile. Si interrogano su che cos’è la vita, sull’assenza, sul desiderio, sull’impossibilità e sulla speranza.

«Lo spettacolo “Volute di fumo” parte proprio da qui: dall’intreccio dei fili esili e delicati che annodano immagini, metafore e simboli prende forma un lavoro che sembra riflettere il mondo irraggiungibile del sogno. Tutto accade di scorcio, per ipotesi. La scelta è stata escludere il dato reale diretto, brutale: il linguaggio resta vago conservando quel mistero che sta allo spettatore decifrare ed interpretare secondo la propria sensibilità ed esperienza».

Tutto il programma della settimana su www.residenzeteatrali.org

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