FELICI, COME LE NUVOLE

“Un anno passato a giocare al Teatro, con la maiuscola … un vezzo innocente. Un anno passato a sperimentare, come si dovrebbe fare in un qualunque Laboratorio, sulla propria pelle, quanto sia importante essere attenti e vigili sulla scena a tutto ciò che accade. Un anno passato sulle tavole logore del Piccolo Teatro Guascone, per poi alla fine capire di essersi innamorati di questa meravigliosa Arte”.
Giunge l’epilogo. Stasera alle 21.30 nella sede del Piccolo Teatro Guascone, in via dei Marsi 41, a Pescara, otto ragazze e due ragazzi saranno alle prese con la loro, magari non per tutti, primissima esperienza teatrale.
Felici come le nuvole” è un spettacolo che nasce da suggestioni sbocciate alla lettura di “Lo spleen di Parigi” ovvero piccole poesie in prosa, come le definì lo stesso autore: Charles Baudelaire.
Un lavoro, quello della Compagnia Laboratorio Metèco, che affronta il tema della solitudine con levità e dolcezza.
Non sempre la solitudine è sinonimo di mestizia, anzi spesso questa condizione umana può divenire portatrice di bellezza. Nel nostro spettacolo la durezza della solitudine viene sublimata in uno stato ideale di serenità e gioia attraverso la metafora delle nuvole.
Irrinunciabile a questo punto la citazione pasoliniana.
Dalla solitudine di una malata alla solitudine dei luoghi comuni, che lega migliaia di persone in un’aggregazione costruita sul nulla, su qualcosa che è davvero meno consistente di una soffice nuvola bianca.
Dalla solitudine degli emigranti e dei lavoratori a quella  dei giovani, che vivono in un mondo fantastico popolato di smartphone, tablet, social network, all’interno del quale spesso ci si sente più soli che in un deserto.
E infine la solitudine delle nuvole, che non esiste, che non può esserci…
Sul palcoscenico del Piccolo Guascone si avvicenderanno, in rigoroso ordine alfabetico:
Fabio D’Agostino, Giulia Antico, Laura Mancini, Luca Brandolini, Marcella Cavallucci, Marenza Massa, Maria Vittoria Pecoraio, Patrizia Di Nella, Raffaella Cardelli e Vittoria Sardo.
Due repliche si terranno venerdì e sabato sera, sempre alle 21 e 30. L’ingresso è libero.

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