APPLAUSI PER MIRTA, MARANCA: ALLA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ROMA

Sabato 20 gennaio (dalle 19), alla dodicesima edizione della Biennale d’arte internazionale di Roma sarà protagonista anche una pittrice abruzzese. E che pittrice: Mirta Maranca, uno dei segreti meglio custoditi della pittura, appunto, internazionale. Sede dell’evento Piazza del Popolo, con le sue “Sale del Bramante”.

Bionda e assorbita dalla grande arte, pescarese sui generis, Mirta dipinge da sempre, già dai tempi del Liceo Artistico e della laurea in Belle Arti.

Nonostante sia ancora giovane, è dal 1996 che partecipa a mostre personali e collettive e non si contano i riconoscimenti e gli apprezzamenti critici ricevuti.

La sensazione, però, è che abbia fin qui raccolto meno del suo talento immane. Ma il tempo, e il genio, sono dalla sua parte.

I quadri della Maranca sono di quelli che si conficcano immediatamente nella retina e negli sguardi interiori. Sia degli addetti ai lavori, sia del pubblico più occasione e “candido”.

I suoi colori incandescenti e i suoi enigmi su tela non lasciano mai indifferenti.

Tra mitologia ed esotismo, tribalismo e fantasmagorie world, nel lavoro totalizzante di Mirta convergono mille suggestioni e incessanti rimandi culturali.

Quadri senza tempo, eppure intrisi profondamente degli umori della nostra epoca, dei suoi possibili altrove. Quadri capaci di abbagliare, nella loro suadente luce destabilizzante.

In un paese normale, dove a contare sarebbe solo il talento e non i birignao da vernissage e finissage, Mirta Maranca sarebbe già stata consacrata al rango delle più grandi.

Ma lo è già, nell’animo di chi rifugge mode, conformismi e reificazioni a pié sospinto di quel che resta dell’arte.

Un viaggio a occhi bene accesi.

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