Anatomia del MATTA

Per l’ex mattatoio comunale di Pescara, in via Gran Sasso, si è finalmente schiuso un nuovo capitolo. Dalle ceneri sanguinolente prima, incartapecorite poi, di questo luogo inevitabilmente carico di senso, la trasformazione più naturale, sensata:uno spazio interamente destinato all’arte. Un’officina della cultura. Una nuova nevralgica possibilità per farsi cittadini attivi, a Pescara. Attraverso un’operazione di intelligente recupero di archeologia industriale.L’ex Mattatoio,  proprio a ridosso del centro cittadino, era chiuso da anni, ed è stato ora affidato a una sorta di soviet spontaneo degli artisti abruzzesi medesimi, coordinati da Anouska Brodacz. Ha già cominciato a ospitare, e sempre più ne ospiterà, appuntamenti di danza, musica, mostre. Il nome conferito al nuovo spazio liberato, di apodittico impatto, è Matta.

Quello che segue è il Manifesto programmatico del Matta:

“ Il MATTA è un crocevia internazionale di artisti e di culture il cui scopo principale è quello di mettere in simbiosi l’immaginazione, il sogno interiore, con la vita e la socialità non banale, attraverso la comunicazione profonda dei linguaggi artistici, oltre i diffusi desideri collettivi generati dalla comunicazione di massa.  Pur essendo certi che il problema di ogni linguaggio artistico rimanga legato alla propria indipendente espressione comunicativa, non esiste tuttavia un solo campo
poetico-espressivo, e neanche nessun singolo artista o operatore serio che possa proporsi agli altri con autorevole autosufficienza e fiducia in se stesso, senza mai sentire il bisogno di imparare da altri mondi, altri suoni, da altre geografie, colori e immagini. Questa totalità è il risultato ideale di tante esperienze che hanno costruito un concetto in cui è custodita la certezza che la musica, per esempio, non può essere solo dentro la musica, come la danza non può essere solo dentro la danza, e così per il teatro, l’immagine in movimento, la letteratura, il cinema.
Il nostro progetto nasce e si sviluppa all’interno di una società in cui il protagonismo sordo e ignorante sembra essere l’unico risultato di una preponderante e arrogante cultura di massa, dove l’ascolto dell’altro, per ogni individuo inconsapevole delle
proprie capacità e della propria immaginazione, è annullato da un ego vuoto ed emarginato mai separato da una reale infelicità.
Il MATTA è un osservatorio vivente e fecondo sull’uomo, sulla società e sulle trasformazioni sociali, politiche, tecnologiche, paesaggistiche, ambientali, culturali. Fra i suoi fondamentali obiettivi il MATTA pone l’interpretazione, la ricostruzione, la rielaborazione e la rappresentazione, attraverso i linguaggi dell’arte, come elementi esaltanti e autentici del patrimonio umano.
Il MATTA nasce per la città di Pescara ma anche per tutte le persone che vivono fuori da questo contesto e per tutti coloro che amano le arti, in tutto il mondo.
Il MATTA è un laboratorio umano delle arti. Attraverso il lavoro cercherà ogni possibilità per far partecipare le persone di talento secondo le competenze artistiche, pratiche e soprattutto secondo quelle qualità e capacità umane che rendono una comunità non esclusiva, ma paritaria e viva”.

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