Al via l’attesissima nuova stagione del Piccolo Teatro Orazio Costa di Domenico Galasso

Parte questo mercoledì, 13 novembre, la seconda stagione teatrale del “Piccolo Teatro Orazio Costa” di Pescara, un unicum a livello regionale, fondato e diretto da Domenico Galasso. Il nome della struttura, ubicata in via D’Annunzio 29 (a due passi dalla chiesa di San Cetteo), omaggia il demiurgo del teatro italiano, considerato il nostro più grande pedagogo teatrale del Novecento. E Galasso è stato uno dei suoi migliori allievi e ne perpetua il verbo, e l’insegnamento.

Anche la stagione 2024-2025 del Piccolo Teatro Orazio Costa è intitolata “Il teatro delle parole”. Si parte questo mercoledì (13 novembre alle 21,15) con uno spettacolo molto atteso: “Ciao, redidiva!”, un reading da Alda Merini con due grandi attrici come Liliana Massari e Galatea Ranzi. Due signore del palcoscenico, due donne alle prese con un materiale di sempiterna incandescenza: un profondo e imperdibile viaggio nell’indomabile vitalità, negli abissi e nelle anabasi di luce di Alda Merini. Vorace d’amore ed esperienze, nelle sue pagine in prosa si rispecchia e si moltiplica la potenza drammatica di una parola che, attraverso le passioni, si libera. Giocando e azzardando, senza mai barare, con la libertà d’esistere. Un gioioso e doloroso rito di purificazione. È questo, forse, il senso più autentico della parola catarsi. «Inoltrarsi nell’universo Alda continua per noi a essere uno stimolo emozionante e sorprendente – spiegano Lea Massari e Galatea Ranzi – Ci siamo immerse nella sua prosa e abbiamo potuto portare alla luce solo una parte delle sue profonde vertigini: “La pazza della porta accanto”, “L’altra verità”, “Lettere a un racconto”, “La vita facile” sono testi che continuano a sorprenderci e dai quali abbiamo tratto questa lettura-spettacolo». Lo spettacolo inaugurale di mercoledì sera è sold-out da settimane: si è formato un pubblico appassionato, e già le ultime repliche dell’anno scorso avevano visto il tutto-esaurito.

Il secondo appuntamento con la stagione “Il teatro delle parole” è in programma domenica 1° dicembre, “E io solo sono rimasto per raccontarlo”. Dal Moby Dick, il capolavoro di Herman Melville: in scena ci saranno Miriam Di Nardo Di Maio e Alfredo Troiano. Seguirà, mercoledì 27 dicembre, “Contro-canti di Natale”: un reading da opere di Auster, Buzzati, Čechov, Dürrenmatt e Renard. Galasso interpreterà questi racconti di dissonanza intima e protesta trasversale contro il clangore e lo spirito canonico delle feste natalizie.

La stagione del Piccolo Teatro Orazio Costa proseguirà poi nella prima metà del 2025.

Il 12 gennaio è previsto “La rivoluzione di Grancovia”, un reading da John Fante con Domenico Galasso e Alfredo Troiano: la settimana successiva sarà replicato in tre serate a Roma, nello spazio Binario 30. Il 26 gennaio andrà in scena “Confiteor” di Giovanni Testori, con Tiziana Risolo e Giuseppe Calamunci Manitta (regia di Alfredo Traversa); il 9 febbraio vedremo “L’arte di amare” di Ovidio, performance teatrale di e con Pietro Faiella e Liliana Massari; il 23 febbraio “La ballata della risacca” di e con Valentina Nibid.

E poi ancora: “1939. Una vita a domino” (di e con Alfredo Traversa), il 2 marzo (la storia di un pescatore deportato dal regime fascista nell’isola di San Domino, Tremiti, dove venivano esiliati gli omosessuali); “La notte di Medea” da Euripide con Elisabetta Femiano e la regia di Danilo Proia (il 16 marzo); “Mò scì mò no”, un reading musicale sui versi del grande poeta dialettale abruzzese Alessandro Dommarco, con Andrea Iarlori e Marzio Di Marco (il 30 marzo). Ad aprile (il 13) Gianni Oliva e Domenico Galasso faranno rivivere “L’intervista ritrovata”: da un testo di Oliva, basato sull’ultima intervista mai rilasciata di Giovanni Verga. L’11 maggio sarà proiettato un film-documentario di Maria Erica Pacileo,“Mario Tobino, per le antiche mura” (lo straordinario psichiatra-scrittore fu tra gli avversari più tenaci dei manicomi prima della riforma Basaglia). Ancora da definire, invece, la data de “Il Dio convidiso”, lezione-spettacolo di Adriano Fabris con lo stesso Fabris e Domenico Galasso.

Domenico Galasso organizza da anni corsi indirizzati a una platea trasversale, dai giovanissimi ai giovani agli adulti. Pietra d’angolo del laboratorio, è quel metodo mimesico elaborato nel tempo da Costa e adottato dall’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” per la formazione degli allievi attori. Il Piccolo Teatro pescarese persegue inoltre, adesso, un altro grande obiettivo: la costituzione di una Scuola di Interpretazione che diventi un punto di riferimento nazionale, specialmente nel centro-sud. E per l’intero Adriatico. E a gennaio questa scuola aprirà i battenti, nonostante la perdurante assenza di fondi pubblici. «Sottolineo l’importanza – considerando anche la nostra strategica collocazione geografica, al centro della costa adriatica – di un istituto che si radichi nel solco della più illustre tradizione italiana – spiega Galasso – Una Scuola d’alta formazione dotata di un corpo docente di massima qualità; una realtà che sia in grado di attivare e intercettare energie e strategie di valorizzazione culturale del nostro territorio. Permettendo, contestualmente, ai suoi allievi di accedere alle migliori opportunità professionali».

Domenico Galasso si è formato alla prestigiosa Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, studiando, oltre che con Orazio Costa, con Andrea Camilleri e Mario Ferrero. Appartiene all’ultima straordinaria classe del maestro Costa: suoi compagni di corso all’Accademia sono stati Alessio Boni, Luigi Lo Cascio, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Pietro Faiella, Liliana Massari e Sandra Toffolatti.  Da trent’anni tiene laboratori di recitazione nelle scuole di ogni ordine e grado. Ha lavorato con lo Stabile dell’Aquila e diversi altri teatri italiani; ha insegnato regia all’Accademia di Belle Arti di Brera. È inoltre docente di lettura interpretativa e dizione all’Università degli Studi d’Annunzio. Ha partecipato a decine di fiction televisive: da “Don Matteo” a “RIS”, da “Squadra antimafia” a “Mare Fuori” nei panni, tra l’altro, del padre del suo figlio anagrafico, Nicolò Galasso, tra i principali protagonisti della serie più amata dalla generazione Z.

Ricordiamo che il Piccolo Teatro Orazio è a Pescara in via D’Annunzio 29. Per informazioni e prenotazioni: 3515566694

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