MARCO VERRATTI IN NAZIONALE È IL NUOVO PIRLO, RIVERA, O BAGGIO?

Venerdì l’Italia di Prandelli sfida l’Armenia e ormai è quasi certo: l’ex gioiello biancazzurro, il diciannovenne-fenomeno di Manoppello, Marco Verratti, oramai pietra angolare del Paris Saint Germain, e idolo di Parigi, partirà titolare. Coesisterà in mezzo al campo col campione di cui è considerato quantomeno l’erede: Pirlo. «Per l’Italia giocherei anche in porta». Come sempre darà l’anima in campo, Verratti. E ne ha da vendere, d’anima, il giovanissimo fuoriclasse con la faccia da bambino. «Il mister farà le sue scelte e sicuramente mi farebbe piacere giocare: se mi metterà alla prova cercherò di dare delle risposte».

Marco Verratti, sempre attaccatissimo alla sua Pescara, al suo Pescara (domenica sulla sua pagina facebook ha scritto: “Sapete dove posso vedere il Pescara sul computer?”), poi aggiunge: «Ci sono tanti bravi giocatori qui, io cercherò di rispettare le consegne del mister se mi farà giocare. Sono l’uomo del futuro? Le responsabilità fanno parte del calcio, ma penso giorno per giorno cercando solo di ricambiare la fiducia di Prandelli e di Ancelotti, devo pensare prima al presente e poi al futuro». «L’anno scorso con il Pescara qualche volta ho giocato trequartista, in qualsiasi ruolo in cui il mister mi chiederà di giocare io darò il massimo».

E come gli butta nella immortale capitale napoleonica?«Di Parigi non ho ancora visto tanto. In squadra ci sono giocatori con tante nazionalità diverse e questo ti aiuta a conoscere diverse culture. Sarà un bagaglio d’esperienza che mi porterò dietro tutta la vita».

Ma a parte Pirlo, secondo voi, a chi assomiglia maggiormente Verratti? A Rivera? A Baggio?

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