ANCHE LE DISCOTECHE PIANGONO

E anche le discoteche sono in crisi.

Molte chiudono. Quelle che restano aperte sono sempre più deserte. Anche “colpa” della concorrenza massiccia di disco-club, disco-pub e bar danzanti vari, spesso “abusivi”. Tant’è che il presidente del Silb, l’associazione che rappresenta oltre 2 mila locali da ballo italiani, ha dichiarato: “Bisogna abolire il biglietto d’ingresso”. Già, avete capito bene. File all’ingresso sì, ma senza più metter mano al portafogli in quella sede.

Molte discoteche negli ultimi tempi l’avevano già sensibilmente abbassato il costo del tagliando d’ingresso, e il grosso degli incassi era già delegato alle consumazioni al bar;

ma adesso il Silb gira il coltello nella piaga, chiedendo di cancellare il biglietto d’entrata per riportare avventori nelle discoteche.

Per rianimare il loro giro d’affari, franato di 115 milioni di euro in soli quattro anni, e senza contare l’inflazione.

Crisi delle discoteche significa anche crollo socio-economico di un microcosmo che occupa decine di migliaia di persone,  considerato l’indotto, tra dj, pierre, baristi, buttafuori, camerieri, tipografie, architetti, arredatori, cubiste ecc…

Tra i gestori si è acceso il dibattito-spartiacque. Biglietto sì, biglietto no? 

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