TORNA GUCCINI, VIVA GUCCINI

Sempre più assorbito dalla sua seconda vita da scrittore, dodici mesi fa aveva annunciato il suo addio ai concerti. E così è stato, e comunque negli ultimi decenni l’ex inquilino di via Paolo Fabbri 43 le aveva di già molto diradate le sue sortite live. E adesso, ospite del Festival della filosofia di Carpi, ha dichiarato: “Il prossimo dovrebbe essere il mio ultimo disco. Vanno tutti in pensione, vuoi che non ci vada anch’io?”. Tranne i politici, va da sé.

Il nuovo album dell’inimitabile Francesco Guccini, il più grande cantautore superstite, è pronto, uscirà a Natale, e succederà al precedente “Ritratti”, distante oramai otto anni. Conterà otto o nove canzoni il suo ennesimo lavoro discografico. Quasi cinquant’anni dopo i suoi primi capolavori di poesia e avvelenate civili in musica.

Tra le nuove canzoni, una dovrebbe intitolarsi “Il testamento di un pagliaccio“, l’altra “Su in collina“, una terza ancora, riecheggiante antichi fasti, “Canzone di Notte n. 4“.

Come sempre, da ascoltare a occhi aperti e con pugno chiuso, volendo.

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