ALLA VILLA DI ROSETO UN FESTIVAL CON I PIU’ BEI PRIMI FILM

La storia di un’adolescente clandestina pronta a tutto per la propria sopravvivenza, nella struggle for life, è al centro del primo film di Gianluca e Massimiliano De Serio, in programma questa sera alle 21.30 al bel Festival “Roseto Opera Prima“, in corso, all’aperto, nella Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi (se piove presso il cinema Odeon). Giunto a due terzi del suo cammino, “Roseto Opera Prima” proseguirà poi domani sera, con la proiezione de “I primi della lista” di Roan Johnson, con Claudio Santamaria, “Sulla strada di casa” (regia di Emiliano Corapi) con Vinicio Marchioni, Daniele Liotti, Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi e Massimo Polpizio. E infine giovedì sera sarà programmato “Il paese delle spose infelici” di Pippo Mezzapesca.

La pellicola dei fratelli De Serio si intitola “Sette opere di misericordia”, ed è una sorta di thriller dai risvolti inattesi sullo sfondo di una metropoli fotografata in cinemascope, dove la luce invernale e l’originale regia fanno da contrappunto all’intreccio narrativo.
Il film ha lo stesso nome dell’opera di Caravaggio ed è costellato di ulteriori riferimenti al mondo dell’arte e alla storia della ritrattistica. Come l’inglese Steve McQueen, anche i De Serio hanno scelto un percorso in cui l’arte è strettamente legata a un impegno etico e politico. Un cinema fatto di gesti e di sguardi, di silenzi più che di parole. Uno scontro/incontro tra due aride solitudini andando alla ricerca non di un lieto fine quanto piuttosto di un ‘fine’, di un senso dell’esistere.

In cartellone questa sera, in apertura, anche un’altra opera prima che ha fatto molto parlare di sé, “I giorni della vendemmia“, di Marco Righi, ambientato in un paesino emiliano, tra culture millenarie, Marx e vecchie e nuove pulsioni giovanili.

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