IL WEEKEND DEL VENTO

Anche in Abruzzo si comincia a procedere “con il vento in poppa”. Venerdì si è celebrata in tutta Europa “The Wind Day“, la giornata del vento promossa dall’Ewea (associazione europea dell’energia eolica) e dal Gwec, il Global Wind Energy Council; mentre sabato e domenica le ha fatto seguito il “Week-end del vento, con visite organizzate agli impianti di nove regione italiane. Tra queste l’Abruzzo. L’iniziativa, nella nostra regione, è stata organizzata dall’Azienda Fera, che gestisce l’impianto eolico a Tocco da Casauria, premiato da Legambiente come “Comune rinnovabile 2010” e tra i cinque autosufficienti in Italia per la produzione di un’energia elettrica maggiore di quella consumata dalle famiglie residenti (nonché fonte di entrate economiche che il Comune sta investendo, in parte, per la ristrutturazione del Castello, danneggiato dal terremoto del 2009).

Il weekend del vento ha informato i cittadini sull’importanza dell’eolico per combattere la crisi climatica e contribuire così a raggiungere gli obiettivi europei di produzione di energia da fonti rinnovabili decisi per il 2020, nel rispetto del Protocollo di Kyoto. «L’Abruzzo asseconda il trend nazionale che vede crescere l’eolico in termini di produzione e di diffusione – spiega Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente –: nel 2011 è stata garantita nello Stivale oltre 10 TWh di produzione di energia pulita, su un totale di 7.250 MW installati sul territorio, a cui l’Abruzzo ha contribuito nel 2011 con una capacità produttiva di 235 MW, distribuita in 15 parchi eolici. Sono 10 MW in più rispetto al 2010 ed è il modo migliore per celebrare il primo anniversario della vittoria del referendum contro il nucleare. Non bisogna dimenticare quanto un buon contributo alla crescita dell’eolico, in Italia come nella nostra regione, possa provenire anche dalla diffusione del mini eolico e da impianti offshore in mare. La diffusione dell’eolico è una sfida di qualità per fare in modo che gli impianti vengano realizzati con attenzione al paesaggio e all’ambiente».

Complessivamente sono 7.250 i MW installati in Italia, tra 16 regioni e 450 Comuni, grandi parchi e impianti mini e micro, situati prevalentemente al Sud. Un risultato incoraggiante, se consideriamo che eravamo a 5.960 MW nel 2010 e a 6.912 a fine 2011, e che ad aprile 2012, secondo i dati di Terna, l’eolico ha garantito il 6,4% della produzione elettrica complessiva italiana, mentre il picco di produzione sulla rete rispetto ai fabbisogni nazionali è stato toccato il 5 dicembre 2011, quando si è superato il 9%. Legambiente ha stimato che in una prospettiva energetica realmente sostenibile l’eolico può arrivare a garantire il 10% dei fabbisogni elettrici italiani complessivi.

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