BATTER LA SAMPDORIA, PER LA GLORIA

Tre punti per il sogno, per la fantascienza se si ripensa al fatto che fino a due stagioni fa sembravamo impaludati per sempre in Prima Divisione.

Tre punti per una meritatissima Serie A, il calcio dispensatoci quest’anno da Zdenek Zeman non ha avuto quasi pari nel mondo conosciuto.

Tre punti oggi al Marassi di Genova contro una Sampdoria che avrebbe dovuto sbranarsi il campionato ma che invece si ritrova qua, alla penultima giornata, smaniosa di punti, per non perdere pure l’ultima coincidenza dei playoff.

Tre punti per la promozione diretta matematica nella massima serie,  dopo vent’anni, con un turno di anticipo, visto che il Verona ieri ha vinto.

Tre punti per non doversi aggrappare all’ultimo matchpoint a nostro appannaggio, domenica prossima, contro una disperata Nocerina.

Tre punti per chiudere epicamente. Vincendo contro una squadra infarcita di campioni, la Sampdoria.

Arbitra il Signor Tommasi di Bassano, lo stesso di Torino–Pescara del girone d’andata (e non fu esattamente una direzione di gara impeccabile).

Queste le probabili formazioni:

Sampdoria: Da Costa, Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa, Munari, Obiang, Renan, Foggia, Icardi, Pozzi. All. Iachini. A disp. Fiorillo, Volta, Laczko, Krsticic, Semioli, Juan Antonio, Eder.

Pescara: Anania, Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti, Nielsen, Verratti, Cascione, Caprari, Immobile, Insigne. All Zeman. A disp. Ragni, Zanon, Gessa, Togni, Kone, Maniero, Sansovini.

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