Stasera dalle 21 al Teatro Massimo di Pescara l’attore (e sex symbol) Claudio Santamaria sarà protagonista dello spettacolo teatrale “Occidente Solitario”, scritto dal dissacrante commediografo inglese contemporaneo Martin McDonagh. Insieme a Claudio Santamaria, sul palco Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis. La regia è di Juan Diego Puerta Lopez. La compagnia teatrale è quella de “Gli ipocriti“, Associazione teatrale pistoiese.
Occidente Solitario mette in scena il perenne alterco tra due fratelli, Coleman e Valene, il cui padre è appena morto per un colpo di fucile. Valene è interessato unicamente alle sue statuine religiose e a bere whisky che gli viene fornito a domicilio da una giovane chiamata “Ragazzina”. Coleman pensa soltanto a mangiare, partecipa persino a tutti i funerali del paese per riuscire a degustare gratuitamente salsicce e rustici. Un giorno Padre Welsh, parroco della comunità, trova nel lago il corpo di Thomas Hanlon che si è appena suicidato: Valene lo aiuta a tirarlo fuori. Intanto, Coleman, rimasto solo in casa, per dispetto distrugge tutte le statuine di Valene, gettandole nel nuovo forno. Padre Welsh è l’unico che prova a risolvere il rapporto conflittuale tra i due fratelli, ma i suoi consigli restano inascoltati…
In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione, portando all’estremo i rapporti tra i personaggi si arriva a un livello di assurdità pura e semplice. Su questo livello il dramma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico e ironico. La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’ Irlanda, ma non in quanto rappresentativo di se stesso: è, piuttosto, un luogo universale dove i personaggi e i fatti raccontati sono simbolici di una società di disadattati in una condizione di solitudine e indifferenza. Come disse Samuel Beckett: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.