MUSE RIBELLI

“Muse Ribelli. Complicità e conflitto nel sentire al femminile“. Oltremodo interessante, fin dal titolo, il libro, edito da “Ombre Corte”, che sarà presentato oggi pomeriggio alle 18 alla Feltrinelli di Pescara, alla presenza dei curatori, Ugo Di Toro e Aldo Marroni, e del prof. Nicolae Rambu, dell’Università “Alexandru Ioan Cuza” di Iasi, in Romania.

Nella cultura contemporanea la nozione di “musa” ha abbandonato il suo profilo enigmatico, per assumere quello monotematico di ispiratrice “senz’anima”. E’ identificata con una figura femminile cui è demandato il compito/ruolo di alleviare le fatiche intellettuali del maschio protagonista, sia esso poeta, scrittore, artista o pensatore. Le “muse ribelli” sono quelle personalità che, condividendo un’esperienza di vita accanto al poeta, allo scrittore e all’artista, non mitigano, ma accendono le passioni entrando in competizione con il compagno sul piano dell’emotività estetica e del sapere. Figure-soglia, personaggi-concetto nei quali si manifesta un sentire eccessivo che non si esplica in “morte” opere, ma in atti di vita o di morte: epifanie di donne autonome.

Le “muse ribelli”, la cui storia non soltanto affettiva è narrata nel libro, sono Denise Klossowski, Asja Lacis, Lou-Andreas Salomé, Wanda von Sacher-Masoch, Ulrike von Lewetzov, Laure (Colette Peignot), Nadia Baraden, Irma Seidler, Mary Wollstonecraft Shelley, le antiche etere.

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