TORNA ANNA CALVI, UN RESPIRO DA SANREMO

Dopo San Valentino, a mo’ di contravveleno sublime e omeopatico,

torna in Italia la nostra pan-amatissima Anna Calvi,  intenta in un breve tour tricolore.

Corpo di fata, voce baritonale, atmosfere sonore post-mitteleuropee,

come se Nick Cave e P. J. Harvey ai tempi della loro mitologica liaison si fossero fusi in un mutante Corpo-Anima Nuovo,

inglese ma di plateali origini italiane, piccola ma smisurata in scena,

ritrosa, ombrosa, scostante, abbagliante,

cupe vampe di Stratocaster che bruciano Primavere d’inverno,

Anna Calvi sarà a Bologna all’Estragon stasera sabato 22 febbraio,

all’Auditorium Parco della Musica di Roma lunedì 24 febbraio (Sala Sinopoli),

al Teatro Grande di Brescia martedì 25 febbraio.

Si muoverà da “Onebreath”, il suo ultimo disco da studio, un album più riflessivo rispetto al precedente, nel quale però restano forti e immanenti, seppure un po’ transustanziati, tutti gli elementi di fuoco del suo epocale debutto.

Come ha spiegato lei stessa, “Il mio primo album si basava sulla passione. La musica viene ancora da un luogo di passione, ma ci sono più texture e colori. L’acqua è un buon esempio della sensazione di essere fuori controllo, del sentirsi arrendevoli. Se c’è un tema di fondo, è questo».

Musica per fredde menti bollenti. Lì, proprio sul ciglio del cambiamento, dell’azione.

Prima della rivoluzione.

Bentornata, Anna (ma invitarla a Sanremo, no?).

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