FINALMENTE CAPOSSELA

Ci siamo: stasera alle 21, al Porto Turistico di Pescara (nel padiglione ex Cofa, quindi dentro un locale coperto e riscaldato),

c’è l’unica data abruzzese di Vinicio Capossela (la foto a sinistra è di Isabella De Maddalena) in tour col suo ultimo Rebetiko Gymnastas.

Organizza Onde Sonore, che chiude così la sua già brillante annata col nostro più amato menestrello contemporaneo, apprezzatissimo anche all’estero.

E oggi, in via eccezionale e vista la grande richiesta, il botteghino aprirà alle 18. Biglietti a 22 euro.

 Sul palco insieme a Vinicio Capossela gli insigni musicisti della tradizione rebete (musica tradizionale greca) che l’hanno accompagnato nel disco e dal vivo: Vassilis Massalas alla chitarra e baglamas, Ntino Chatziiordanou alla fisarmonica e all’organo Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e soprattutto il sommo solista del bouzouki, Manolis Pappos. Completeranno l’organico due pilastri della band di Capossela quali Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.

 «Il rebetiko – racconta Caposselaè musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in sé il cromosoma della ribellione, della rivolta individuale. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco. Il rebeta è uno che non si sottomette al meccanismo del consumo e che semmai cerca la sua bellezza altrove. Scrive John Berger che la musica iniziò dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko è una musica che lamenta quello che tutti noi abbiamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E’ musica che viene dal basso, che si condivide a tavola, come un’eucarestia».

Un concerto imperdibile.

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