APP AND DOWN (CHIETI SUPERPROVINCIA!)

Dio è morto, Marx pure, e anche il personal computer non si sente molto bene. In crisi i modelli giurassici da tavolo,  ma anche i laptop dalle forme più sinuose e dai colori più sgargianti. Il progresso corre veloce e famelico come un giaguaro. Spazzando via miti, mode e hardware. E se la fine dei giorni dovesse davvero avverarsi nell’imminente 21 dicembre 2012 profetizzato dai Maya, o meglio, da Voyager? Meglio arrivarci equipaggiati come si deve. E con Pescara sempre capoluogo di provincia. Giammai sotto Chieti. Ma andovai, se l’I-Pad non ce l’hai. Ho detto I-Pad, non i-Pan, o e-Pox, o i mille surrogati orientali o from ex Europa dell’Est della tavoletta magica che solo per aprire una pagina di testo puoi metterci un’ora.

“I personal computer diventeranno come i camion. Resteranno in giro, ma saranno usati da poche persone”.

La profezia è del compianto Steve Jobs. Nel nostro presente e nel nostro futuro c’è, irrinunciabile, l’iPad. Un mio amico di sessant’anni, che negli anni settanta leggeva i libri con caratteri tipografici piccolissimi degli Editori Riuniti, sulla strategia della tensione e sulle malefatte di Kissinger, se lo porta sempre dietro, ce l’ha sempre acceso, anche al ristorante, un boccone e un touch, stavamo allo stadio insieme ma la partita  del Pescara se l’è vista sul suo i-Pad, sia per sfruttare l’abbonamento a Sky, sia per l’alta definizione delle immagini, sia perché lì c’erano i replay.

Think different!

Basta un clic ed è subito operativo, l’i-Pad, non c’è bisogno di aprire schermi o tastiere. Crea una sensazione di intimità col proprietario, l’i-Pad. Copre una vasta gamma di bisogni elettronici nuovi l’i-Pad. L’iPad vive quasi unicamente connesso alla Rete. Dai cinquantenni cresciuti a pane e nutella e Mac ai ragazzini della nuova borghesia con l’iPhone in tasca. C’è chi la chiama “iGeneration”. David Foster Wallace, l’unico che avrebbe saputo forse narrarla, vivi-psico-sezionandola, ha deciso di ammazzarsi, Pulsatilla è scomparsa e E.L. James, l’autrice di “Cento sfumature di grigio”…

 L’iPad garantisce al pubblico strapagante un prodotto più stabile e veloce della concorrenza, no. E poi grazie alla smisurata cloud di formidabili app possiamo dire fare giocare fulmineamente tutto quel che ci va quando ci va. Per esempio, in anticipo sulla decisa elevazione di Chieti al rango di superprovincia, che ingloberà anche la piccola Pescara, destinata però a vincere il campionato di serie A grazie all’acquisto di bomber Elvis Abbruscato, un paio di mesi fa un ragazzo teatino ha messo a punto “Chietiamo”, la prima app per smartphone completamente dedicata a Chieti, pensata per i tanti turisti e per i chietini residenti, anche per aiutarli a districarsi nella rinomata e febbricitante vita notturna teatina.

 

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