Realtà virtuale e joystick invece di bacchette e pentagrammi. Scocca l’ora, accademica, della musica per videogiochi. Mestiere del futuro, e del presente. Che può contare adesso su un percorso di studi dedicato, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Farina del sacco dell’Accademia Italiana Videogiochi e del Conservatorio di Santa Cecilia: grazie alla loro intesa, nasce il Master di I Livello in Musica per videogiochi.
Di durata annuale, rientrerà nello spettro didattico del Conservatorio.
Formerà addetti al mondo del videogioco e programmatori sonori, sound designer, compositori, orchestratori, arrangiatori e music editor.
Si studieranno il campionamento sonoro, la programmazione midi e l’orchestrazione virtuale.
In tutto 364 ore di frequenza.
La prova finale? Realizzare una colonna sonora musicale di un videogioco.