BORIS PAHOR: QUELLO CHE HO DA DIRVI

BORIS PAHOR: Quello che ho da dirvi

Dialogo tra generazioni lontane un secolo

L’autore presenterà il libro

domenica 6 dicembre alle ore 16.00 a Più Libri Più Liberi

la fiera nazionale della piccola e media editoria di Roma

“Voi ragazzi potete scegliere di fare

una politica seria, non quella da

saltimbanchi che vendono preparati per togliere le macchie. Studiate storia, diritto, diplomazia. Per cambiare il mondo.”

 

 

​collana Frecce/9

pagine 112

prezzo € 12,50

isbn 978-88-89100-96-7

in libreria il 26 novembre 2015

Nuovadimensione editore

 

 

Novant’anni di differenza separano Boris da Sharon, Sofia, Alexa, Mila, Lorenzo e Matteo. Colmati nel lampo di uno sguardo, nell’intensità arguta di un sorriso, nell’ironia di una battuta. Nella meravigliosa consapevolezza che non c’è storia senza umanità.

 

 

Boris Pahor, nasce nel 1913 a Trieste, allora porto principale dell’impero austro-ungarico. A sette anni assiste all’incendio del Narodni Dom, sede culturale principale in città della comunità slovena, esperienza che lo segna per tutta la vita, e che ricorre spesso nei suoi romanzi e racconti. Dopo aver frequentato il liceo classico presso il seminario di Capodistria, nel dopoguerra si laurea in Lettere all’Università e quindi, si dedica all’insegnamento della letteratura italiana. Arruolato e mandato al fronte in Libia, torna a Trieste dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, ma viene arrestato dai nazisti e quindi internato in vari campi di concentramento in Germania e in Francia. Sopravvissuto alla tragica esperienza dei lager, al termine del conflitto a Trieste aderisce a numerose imprese culturali social-democratiche e diviene uno dei più importanti punti di riferimento per la giovane generazione di letterati sloveni. La sua opera più nota è Necropoli, romanzo autobiografico sulla prigionia a Natzweiler-Struthof. È stato tradotto in francese, tedesco, serbo-croato, ungherese, inglese, spagnolo, italiano, catalano e finlandese.

Per Nuovadimensione ha pubblicato nel 2010 Piazza Oberdan e nel 2013 ha curato l’edizione del memoriale di sua moglie, Radoslava Premrl, Un eroe in famiglia. Mio fratello Janko-Vojko.

 

Alexa Rossi, Lorenzo Celotti, Matteo Cucchiaro, Mila Feregotto, Sharon Mery Boer e Sofia Baldini, nati nel 1995, abitano nel comprensorio di Gemona del Friuli e nel 2014 erano studenti dell’ultimo anno del Liceo Scientifico Luigi Magrini e dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Giuseppe Marchetti di Gemona del Friuli.

 

Angelo Floramo, Flavia Valerio, Alberto Vidon sono docenti dell’ITCG Marchetti e del Liceo scientifico Magrini di Gemona. Insegnano materie letterarie e storia e filosofia; hanno all’attivo numerose iniziative di ricerca e di collaborazione tra scuole del Gemonese, particolarmente in ambito storico contemporaneo.

Angelo Floramo ha pubblicato nel 2013, con il marchio Ediciclo, Balkan Circus, un reportage narrativo dai Balcani.

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