VOCI DALLA MONTAGNA: CONCERTI E READING AD ALTISSIMA QUOTA

L’armonia e la bellezza sono gli elementi della nuova edizione del Festival “Voci dalla Montagna“: musica classica, popolare e reading ad alta quota nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un Festival unico nel suo genere negli Appennini, e nel centro-sud: l’ha ideato e lo gestisce Elvira Di Bona, violinista e filosofa di fama internazionale. Il quartier generale è Pescasseroli, ma ci si muove  su e giù nel Parco. Quasi tutti gli eventi avvengono in mezzo al bosco, o in rifugio appenninico. La parola chiave, quest’anno, è “Consonanze”. Tra gli ospiti delle scorse estati ricordiamo Erri De Luca, Sandro Ruotolo, Dacia Maraini e Riccardo Milani.

Dal 2 al 19 agosto è in programma intorno a Pescasseroli una sequenza di appuntamenti di qualità: concerti, dialoghi, film, mostre di pittura e mostre fotografiche in alcuni dei posti più suggestivi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’inaugurazione di “Voci dalla Montagna” c’è domenica 2 agosto alle 17.30 in località Colli Bassi, a Pescasseroli, con l’happening culturale “Da Bach a Harvey: Consonanze di Arte e Artigianato”. Il violoncellista Francesco Dillon, che ha inciso per etichette quali ECM, Sony, Ricordi, Kairos, Touch, Stradivarius, Aulos, Dynamic e Touch, suonerà musiche di J.S. Bach, B. Britten, J. Harvey, O. Golijov. Il filosofo e musicologo Vincenzo Santarcangelo (Università di Torino) introdurrà il concerto parlando di consonanza nella musica classica contemporanea.

Venerdì 7 Agosto, alle 21 nell’Abbazia SS. Pietro e Paolo di Pescasseroli, Gli Archi del Cherubino suoneranno con Alberto Sanna, violinista, musicologo ed esperto di musica antica, docente all’Università di Liverpool. Eseguiranno musiche di G. Gabrieli e T. Albinoni. L’evento ha per titolo “Dio e Musica in consonanza con l’Uomo”. Lunedì 10 Agosto alle 17,30 al Rifugio del Falco nel Pianoro Le Forme di Pizzone si terrà l’evento “Uomo, Animale e Musica: Tra Consonanza e Dissonanza” : Corradino Guacci, storico della fauna, parlerà degli animali presenti nel parco. Il trio Jazz formato da Damiano Notarpasquale (sax, trombone, clarinetto), Stefano Guercilena (contrabbasso) e Luigi Sfirri (chitarra) darà vita a un concerto con musiche originali e standard jazz. Gianluca Tarquinio (musicologo) narrerà di consonanza e dissonanze tra classica e jazz. Giovedì 13 Agosto, alle 21 al Villino Quintiliani di Pescasseroli l’incontro col fotografo Luciano D’Angelo.

Sabato 15 Agosto, alle 21, per il Gran Concerto di Ferragosto spazio a “Immagini Accordate (musica e pittura)” nell’Abbazia SS. Pietro e Paolo. Il duo violino e pianoforte formato da Elvira Di Bona e Saida Zulfugarova suonerà musiche scritte per l’occasione da compositori come P. Filastò, G. Mazzocchetti, T. Gasimzada,e M. Gatto, su quadri di E. Munch, U. Boccioni, E. Hopper, G.Richter,  che saranno proiettati durante il concerto. Ci sarà anche l’esecuzione della Ciaccona di J.S. Bach-R. Schumann su un dipinto di Caravaggio. Il filosofo e musicista Marco Gatto (Università della Calabria) sezionerà il legame tra musica e pittura.

“L’Arrivo della Scrittura” è il titolo del rendez-vous con lo scrittore Vanni Santoni, che si terrà nella

Sala consiliare del Comune di Pescasseroli il 17 agosto alle 12. Il suo ultimo libro è Muro di casse (Laterza 2015). Sempre il 17 agosto alle 17,30 nello Stazzo Acquasfranatara  di Val Fondillo  a Opi, dalle 17.30 riflettori sul  concerto dei Marsican Brass Quintet, ensemble di ottoni, che suonerà musiche di G. Donizetti, G. Rossini, G. Verdi, H. Mancini.  L’evento di chiusura di “Voci della Montagna”  prenderà il largo mercoledì 19 Agosto alle 17, 30: si chiama “Sentieri Sonori: Tra Cieli e Montagne”, e vede di scena Taraf de Gadjo, un gruppo molto amato di musica Tzigane, Klezmer e Gypsy Jazz.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

L’ideatrice e l’organizzatrice è Elvira Di Bona, violinista  diplomata in Accademia di Alto Perfezionamento di Studi Musicali di Santa Cecilia di Roma. Elvira, dopo aver studiato in alcune delle più importanti università del mondo (NYU e Columbia di New York, UCL di Londra, University of Sydney), ha ottenuto un dottorato di ricerca in filosofia e scienze cognitive (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi). Ha lavorato alla Freie Universität di Berlino e all’Università di Torino. Dal prossimo autunno sarà al Van Leer Institute della Hebrew University di Gerusalemme con una Polonsly Postdoctoral Fellowship.

Tema “Consonanze”:

“O felice natura! Non mi so render conto di ciò che avviene in me quando levo lo sguardo verso la tua bellezza, ma tutte le gioie del cielo sono nelle lacrime che io verso per la tua bellezza, come l’amante per la sua amata. Tutto il mio essere ammutolisce e sta in ascolto quando le delicate onde del vento giocano intorno al mio petto. Perduto nell’ampio azzurro del cielo, levo lo sguardo su verso l’etra e giù verso il mare sacro e mi sembra che uno spirito fraterno mi apra le braccia e che il dolore della solitudine si sciolga nella vita della divinità. Essere uno con il tutto, questo è il vivere degli dei; questo è il cielo per l’uomo. Essere uno con tutto ciò che vive e ritornare, in una felice dimenticanza di se stessi, al tutto della natura, questo è il punto più alto del pensiero e della gioia, è la sacra cima del monte, è il luogo dell’eterna calma, dove il meriggio perde la sua afa, il tuono la sua voce e il mare che freme e spumeggia assomiglia all’onde di un campo di grano”.

Nell’ Iperione, Frederich Hölderlin parla della Natura che riesce a superare la morte restituendo alla vita un’armonia perduta. Per Hölderlin, l’uomo può essere in consonanza con la Natura, essere un tutt’uno con essa, e raggiungere una dimensione divina.  Armonia e bellezza sono concetti molto importanti per la comprensione dell’opera di Hölderlin, e sono gli elementi alla base del tema di Voci dalla Montagna 2015 che è Consonanze.  Durante il Festival analizzeremo la parola “consonanza” in molte delle sue sfumature. La musica è consonanza, armonia, comunione. Allo stesso tempo, vivere nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è un’opportunità di vicinanza, di fusione e, di certo, di consonanza con la natura. E’ possibile interpretare la parola “consonanza” anche in senso teologico: l’uomo, nella sua ineliminabile urgenza metafisica, è in cerca di un’armonia con Dio che gli restituisca il senso della vita.

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