CON JOHN SCOFIELD, RE DEL JAZZ ELETTRICO, E IL PADRINO DELLO SWING, PROSEGUE IL PESCARA JAZZ

John Scofield e la Uberjam Band proseguono la sezione PJ@Marina della quarantaduesima edizione di Pescara Jazz.

Stasera, sabato, al Porto Turistico di Pescara, dalle 21.30.

Stasera il Pescara Jazz ospita uno dei più importanti chitarristi della storia recente del jazz: John Scofield.

Il suo ritorno a Pescara Jazz lo vedrà alla guida della Uberjam Band formata dal chitarrista ritmico Avi Bortnick, dal bassista Andy Hess e dal batterista Terence Higgins oltre che dallo stesso Scofield.

Il biglietto di ingresso costa 15 euro.

Groove e funk sono il territorio ritmico del secondo capitolo di Uberjam, il progetto più elettrico ed elettrizzante di John Scofield. Scofield disegna attraverso assolo, temi e passaggi un percorso che affonda nel suo amore per le varie accezioni della musica nera, dal richiamo alla Motown al Davis elettrico fino ad arrivare al breakbeat, pur rimanendo sempre riconoscibile nel suo fraseggio.

John Scofield è senza dubbio tra i più grandi alfieri del jazz elettrico; un vero e proprio pioniere.

Negli anni ’70, è stato a fianco dei musicisti più importanti, come Miles Davis o Jaco Pastorius, e con loro ha contribuito a definire i riferimenti più importanti del genere.

Per la seconda “edizione” della Uberjam Band, con cui aveva già inciso e suonato dal vivo all’inizio del nuovo secolo, Scofield torna a lavorare sulla deriva elettronica del funk per dare una connotazione estremamente contemporanea al suo stile e regalare agli spettatori un concerto ricco di energia.

Lo stile chitarristico di John Scofield è diventato un riferimento sin dalla fine degli anni ’70. Un suono molto particolare e una grande varietà stilistica, rendono Scofield un maestro dell’improvvisazione, capace di trovare una sintesi efficace tra il post-bop, funk, jazz e R’n’B.

 Lunedì sera invece, 14 luglio, il Pescara Jazz si sposta all’Aurum.
Primo concerto, quello di Ray Gelato & The Giants
Pescara Jazz Dancing Party 2014. 
Ray Gelato, voce, sax tenore
Oliver Wilby, sax alto, sax tenore
Andy Rogers, trombone
Daniel Marsden, tromba
Gunther Kurmayr, pianoforte
Manuel Avarez, contrabbasso
Sebastiaan De Krom, batteria.
Personaggio conosciuto in tutto il mondo per l’elettrizzante energia dei suoi spettacoli, Ray Gelato nella sua carriera ha miscelato in maniera particolare musica diversa per provenienza ma sempre rivolta a far saltare dalla sedia i suoi ascoltatori. E per fare questo ha attinto tanto alla lezione delle grande orchestre della Swing Era e dei crooner più celebrati, quanto alla musica sbarcata in Europa al temine della seconda guerra mondiale con i soldati statunitensi e alla sua irrefrenabile spensieratezza.
Soprannominato, non a caso, The Godfather of Swing, il padrino dello swing, Ray Gelato ha presentato il suo spettacolo e nei club più importanti del mondo come il Ronnie Scott di Londra o il Blue Note di Milano oltre ai teatri più in vista di New York, riuscendo sempre a trasmettere la forza dei ritmi “hot” di New Orleans, il calore del blues e l’energia frizzante del rock’n’roll in una sintesi unica che ritroviamo nelle reinterpretazioni dei brani celebri del periodo e nelle sue composizioni originali.

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